«L’idea è nata dopo che alcuni impiegati avevano perso il loro badge. In questo modo, invece, l’identificazione è sottocutanea e si porta sempre con sé», ha raccontato uno dei capi a Rtbf, la radio-televisione nazionale. Ma l’iniziativa a portata di mano non piace a tutti, soprattutto al presidente della lega belga per i diritti dell’uomo, Alexis Deswaef, che ha denunciato i responsabili preoccupato del rischio di eccessiva sorveglianza: «In questo modo possiamo addirittura sapere quanto dura una pausa sigaretta», dice.
La verità, come sempre, sta nel mezzo e dai badge sotto pelle all’assenteismo dato da una totale mancanza di controllo si potrebbe trovare un’equa soluzione. È di queste ore l’operazione “a spasso” che ha portato a 18 misure cautelari tra medici e dipendenti dell’Asp di Rogliano (Cosenza). Andavano a giocare alle slot, a prendere i figli a scuola o a fare la spesa mentre uno timbrava per tutti. Certo, avessero avuto un microchip impiantato nel corpo sarebbe stato molto più difficile badgare in absentia.
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