Il pm ha confermato che in giornata sono state effettuate «acquisizioni importanti» di materiale utile alle indagini. «Sulla base delle informazioni in mio possesso, l'hotel era in possesso di tutte le autorizzazioni», ha proseguito facendo il punto sull'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo. «Le telefonate registrate sono state acquisite, io le ho ascoltate e mi sembra evidente che ci siano state incomprensioni relative alle richieste di aiuto lanciate da Giampiero Parete e Quintino Marcella il 18 gennaio».
«I bollettini Meteomont sono stati regolarmente redatti, trasmessi e ricevuti dai destinatari istituzionali. Questo è un fatto certo». Questo è un punto importante per l'inchiesta, per capire quali soggetti istituzionali abbiano effettivamente ricevuto per tempo, il 18 gennaio scorso, il bollettino che indicava un rischio valanghe 4 in una scala da 0 a 5.
«La situazione complessiva, percepita dagli ospiti dell'hotel il 18 gennaio, era sicuramente di criticità, sia in mattinata sia, soprattutto, nel pomeriggio e c'era una diffusa volontà di lasciare l'albergo», ha detto il pm rispondendo ad una domanda sulle prime testimonianze dei sopravvissuti. «Anche nella giornata precedente - ha proseguito Tedeschini - altre criticità erano state segnalate dal gestore dell'hotel, ma erano di altro tipo, ad esempio relative alla mancanza si gasolio e a problemi di viabilità».
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