Norcia, il sorteggio tra i terremotati per assegnare le casette

Norcia, il sorteggio tra i terremotati per assegnare le casette
di Ilaria Bosi e Michele Milletti
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Mercoledì 11 Gennaio 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 08:24

PERUGIA - Dopo l’anarchia del terremoto, l’imponderabilità di una riffa per l’assegnazione di una casetta. Dalle parti di Norcia, cuore della Valnerina, la sfortuna prende e la fortuna dà. Ma se la prima è affidata alla natura, la seconda è degli uomini, con un’ordinanza del sindaco Nicola Alemanno. E se molti hanno smesso di credere nella buona sorte il 24 agosto scorso, quando il primo dei tre terremoti che hanno messo in ginocchio il centro Italia, ha tolto case, aziende e ricordi, oggi ancora il caso offre il riscatto. I fortunati saranno 20, le domande tre volte di più. E per gran parte dei richiedenti la casa può attendere: nella roulette russa della burocrazia, infatti, nel pomeriggio verranno estratti a sorte i primi 20 fortunati cui verranno assegnate altrettante Sae, soluzioni abitative emergenziali, meglio conosciute come casette di legno. Una sorta di lotteria, che sta mettendo a dura prova i nervi, già tesi, della popolazione.

SUL SITO DEL COMUNE
La comunicazione è stata lanciata ieri sul sito istituzionale del Comune e subito le polemiche. «Ci risiamo, bisogna contare su una botta di fortuna», commenta sconsolata Anna. «Ho saputo che le case ce le giochiamo a tombola, vergogna!», le fa eco Paola. «Non sarebbe stato più equo - suggerisce Antonio - procedere secondo l’ordine di presentazione delle domande?». Niente cognomi, tutti temono di esporsi. La singolare estrazione a sorte è in programma nel primo pomeriggio, nel piazzale del Coc, il centro operativo comunale divenuto inagibile dopo il terremoto del 30 ottobre e oggi piazza della riffa. Nella lista degli aventi diritto ci sono 89 nuclei familiari, tutti rimasti senza un tetto dopo le scosse del 24 agosto. Ma la pallina verrà estratta soltanto 20 volte, per un numero pari alla prima disponibilità di casette. Chi sarà più fortunato entrerà subito nel villaggio allestito non lontano dalle antiche mura, chi tra i senza casa non avrà neanche il beneficio dell’appello dalla Buona Sorte dovrà ritentare più avanti e tornare mestamente nei container collettivi, nelle roulotte o negli alberghi.

L’ESTRAZIONE
La formula dell’estrazione a sorte per le prime assegnazioni è apparsa a molti singolare, se non altro per la modesta disponibilità di case a fronte di un elenco già lunghissimo, ma destinato nei prossimi mesi a moltiplicarsi. Eppure, per l’amministrazione comunale, questa era l’unica formula veramente imparziale: «Si tratta di domande presentate tutte dopo il 24 agosto - spiega l’assessore Giuseppina Perla, braccio destro del sindaco Nicola Alemanno - e per garantire imparzialità non era possibile trovare formula migliore. Tra i primi venti, avranno diritto di prelazione tre nuclei familiari con disabili, che hanno necessità di spazi adeguatamente attrezzati». Delle venti casette in palio, 14 sono da 40 metri quadrati (due di queste attrezzate per disabili), le altre sei da 60 metri quadrati (una attrezzata per disabili).

Da questo primo sorteggio saranno esclusi a priori i nuclei familiari composti da più di cinque persone, che dovranno attendere più avanti quando saranno pronte le casette da 80 metri quadrati. «Il sorteggio - spiega ancora l’assessore - avverrà rispettando tutti i criteri di legge, alla presenza di dirigenti e funzionari pubblici. Potrà partecipare un rappresentante per ciascun nucleo familiare, non di più». Regole ferree, insomma, probabilmente create ad hoc per evitare che si crei troppa confusione e che la situazione degeneri. In modo diverso è successo anche ad Amatrice, dove sono stati estratti a sorte gli assegnatari di 5 casette da 60 metri quadri (per le quali erano state presentate però appena 8 domande) e l’assegnatario dell’unica casetta da 80 metri quadrati per cui erano state presentate 3 domande. A Norcia altri numeri. A sorte.

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