A fine Giubileo il Vaticano ringrazia tutti tranne il Campidoglio

A fine Giubileo il Vaticano ringrazia tutti tranne il Campidoglio
di Franca Giansoldati
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Lunedì 21 Novembre 2016, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 08:08
CITTA' DEL VARICANO - Il Vaticano, a Giubileo ultimato, critica l'operato del sindaco Virginia Raggi. La gratitudine d’Oltretevere per questi dodici mesi è tutta per il ministro dell’Interno, Alfano, per il governo ma non per i sindaci Ignazio Marino e Virginia Raggi, né tantomeno per il commissario straordinario Tronca che nel tempo dell’Anno Santo si sono alternati in Campidoglio. A togliersi qualche sassolino dalle scarpe è stato il delegato pontificio per il Giubileo, monsignor  Rino Fisichella, presentando il documento papale “Misericordia et Misera”.

«Un grazie va al Ministro responsabile della sicurezza del Paese che  ha offerto un volto  sereno e sicuro di Roma». E il Campidoglio, se lo è dimenticato? «Il mio testo parla chiaro» ha replicato, rendendo così evidente la scelta di omettere l’amministrazione capitolina tra i ringraziamenti. «A tutti i  pellegrini è stata offerta l’immagine di una città sicura. Il Giubileo era iniziato sotto un attacco di violenza inaudita in Europa; la paura aveva fin dall’inizio  scoraggiato molti a mettersi in cammino per raggiungere Roma. Con il passare delle settimane, invece, grazie a una fattiva  opera di messa in sicurezza della città, i pellegrini hanno  potuto vivere con tranquillità ed entusiasmo la loro  esperienza giubilare. In questo senso, vi è stata una  collaborazione vincente tra l’Italia e la Santa Sede che  attraverso la Segreteria Tecnica, presieduta dal Prefetto di  Roma, ha potuto garantire un corretto svolgimento di tutte le iniziative giubilari, soprattutto per i grandi eventi che hanno  visto un notevole flusso di pellegrini». Fisichella ha continuato: «Un sincero ringraziamento va anche alla Regione Lazio per avere approntato un servizio di sanità e pronto soccorso all’altezza dell’evento non solo negli Ospedali ma anche durante ogni evento giubilare». Ma il Campidoglio?. Silenzio .

Quanto alle critiche di avere fatto flop, Fisichella ha messo in chiaro che non si trattava di un momento per fare business. «Se altri hanno pensato che il Giubileo fosse in prima istanza una fonte di guadagno, soprattutto in un momento di crisi come il presente, hanno equivocato il suo significato più  profondo. Ne sono dispiaciuto, ma ogni cosa ha una sua ragion d’essere; comunque, pensare di compromettere un evento come il Giubileo per una strumentalizzazione con fini differenti non merita replica».
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