Migranti, barcone affonda davanti all'Egitto: recuperate 42 salme, centinaia di dispersi

Migranti, barcone affonda davanti all'Egitto: recuperate 42 salme, centinaia di dispersi
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Giovedì 22 Settembre 2016, 01:13 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:13
Quattro persone sono state arrestate in Egitto in relazione al naufragio di un'imbarcazione avvenuto ieri al largo di Kafr el-Sheikh nel governatorato di Buhayra, 140 chilometri a nord del Cairo. Lo rendono noto fonti della sicurezza locale. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio colposo e traffico di esseri umani. Almeno 43 sono i cadaveri recuperati in mare dalla guardia costiera egiziana, che ha tratto in salvo 163 persone. Sarebbero invece circa 600 quelle che stavano tentando la traversata verso l'Europa. A bordo dell'imbarcazione naufragata viaggiavano cittadini siriani, egiziani e generalmente africani.

Se i numeri dovessero essere confermati si tratterebbe di una delle più grandi tragedie degli ultimi mesi, paragonabile a quella avvenuta a giugno al largo di Creta con oltre 300 vittime. Un dramma che si ripete mentre i leader mondiali riuniti alla 71esima Assemblea generale dell'Onu discutono proprio del dramma delle migrazioni. Il barcone sovraccarico di africani - tra cui egiziani, sudanesi, somali ed eritrei - era salpato da Kafr el Sheikh, nel Delta del Nilo, ed era diretto verso l'Italia, ha riferito il responsabile dell'ufficio investigazioni criminali di Behaira, Mohamed Kharisa. Ma poi per cause ancora da accertare si è capovolto ed è affondato, lasciando i migranti in balia delle onde.

Le operazioni di soccorso sono state lanciate immediatamente per recuperare il maggior numero di persone e continuano anche in queste ore. Sette migranti salvati sono stati ricoverati in ospedale. Secondo esperti citati dall'Associated Press i contrabbandieri in Egitto usano per lo più navi da pesca vecchie che imbarcano un numero enorme di persone, superando di gran lunga le capacità delle imbarcazioni. E ciò potrebbe essere una delle cause, ma mancano conferme ufficiali. Meno di due giorni fa il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi in una riunione alle Nazioni Unite a New York aveva sottolineato che il tema dell'immigrazione deve essere posto in cima alle priorità internazionali, aggiungendo che Il Cairo sta aggiornando la sua legislazione per combattere il traffico di esseri umani e frenare il flusso delle persone che entrano illegalmente nel suo Paese. Sisi ha precisato che l'Egitto ospita attualmente cinque milioni di rifugiati di diverse nazionalità.

Secondo i dati Frontex, sono decine di migliaia i migranti che affrontano questa odissea su barconi di fortuna per raggiungere le coste europee.
A metà settembre l'agenzia ha reso noto che l'Italia resta sottoposta ad una «pressione migratoria stabile». Quelli sbarcati nella Penisola ad agosto sono 23mila, un dato simile a quello di agosto 2015. Ad inizio settembre l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) aveva stimato che negli ultimi 12 mesi sono state 4.176 le persone disperse o annegate nel Mediterraneo. In media, 11 tra uomini, donne e bambini hanno perso la vita ogni giorno.
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