Avvicinamenti di questo tipo sono occasioni preziose, ha proseguito, «per affinare le nostre capacità di osservare e studiare i piccoli asteroidi ai fini del loro monitoraggio». Riuscire ad avvistare piccoli asteroidi come questo, ha rilevato l'astrofisico, dimostra «il grado tecnologico raggiunto dai programmi di ricerca automatizzata, anche se a volte qualcuno di questi corpi celesti sfugge alle survey, rivelando come sia importante il sostegno e lo sviluppo di progetti di questo tipo».
L'asteroide è stato scoperto lo scorso 4 giugno dal programma di ricerca automatico Panstarrs, (Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System) presso le Hawaii, e il Virtual Telescope, lo ha fotografato mentre sfilava rapido tra le stelle a circa 1,6 milioni di chilometri dalla Terra.
Questa sera, invece, durante il momento di minima distanza, l'asteroide sarà piuttosto a sud e sarà invisibile dall'Italia.
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