Marchini: «Rinunceremo a ogni indennità finché non abbasseremo le tasse». Visita a Tor Bella Monaca con Michele Placido

Marchini: «Rinunceremo a ogni indennità finché non abbasseremo le tasse». Visita a Tor Bella Monaca con Michele Placido
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Giovedì 2 Giugno 2016, 20:28 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 15:23

«Il mio vero nemico è chi ancora pensa che dopo vent'anni chi ha ridotto la città così possa andare avanti e risolvere le cose, chi pensa che la soluzione è fare le funivie per i trasporti o i pannoloni biodegradabili». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini che oggi, in compagnia del regista-attore Michele Placido, ha incontrato i cittadini di Tor Bella Monaca nel teatro del quartiere. «Qui la vera emergenza è il lavoro, ma non se ne parla mai. Se non vinciamo noi tra due anni si torna a votare».

«Il progetto civico che noi abbiamo messo in piedi serve a dare una risposta a Roma, che i vecchi schieramenti non sono in grado di dare, anche perchè sono frammentati al loro interno. Se non vinciamo noi tra due anni si torna a votare», ha continuato Marchini.

 
Il candidato ha visitato il Teatro Tor Bella Monaca, chiuso da circa tre anni, insieme a Placido, che qualora Marchini diventasse sindaco si occuperebbe dei temi legati allo spettacolo e alla cultura. «All'epoca chiesi uno spazio per la periferia e mi dissero c'è il Teatro a Tor Bella Monaca. Io accettai e il primo spettacolo fu così bello che i cittadini ci dissero "non lasciateci più" e invece poi il teatro è stato chiuso - ha raccontato l'attore - Se io devo dare una mano alla Lista Marchini ho detto "voglio che questo teatro si riapra". Perchè questo non è un quartiere ma una città, ha bisogno di dignità e teatri. Non è pensabile che con tutti gli artisti che ci sono qui, il teatro si faccia soltanto al centro storico. Qui doveva nascere un centro culturale che non costava niente al Comune se c'era la volontà politica di prendere i soldi a Bruxelles e portarli qui». Un gruppo di residenti, che ha atteso il candidato a sindaco, ha spiegato che i problemi principali del teatro sono legati all'agibilità e abitabilità. «Michele Placido ha detto accetto a due condizioni, la prima che lavoro gratis e la seconda che mi occupo dei teatri fuori dal centro storico - ha spiegato Marchini - Questo è un impegno che ci prendiamo, non è una promessa ma un elemento centrale per far rinascere la città. La presenza di Michele Placido qui, che ha una storia profondamente diversa da Berlusconi, dimostra che il nostro è un progetto civico, in cui si antepone il popolo agli interessi personali».

«Fa fico votare la grillina, ma poi bisogna vedere i fatti. Non bisogna pensare alle tendenze o alla moda, ma votare quelli che hanno la voglia e la passione da romani di dare il meglio a Roma», ha detto Placido, «È giusto che noi dello spettacolo ci esponiamo. Dobbiamo dire ai cittadini soprattutto di andare a votare».

Ieri Marchini, parlando dalla sede del suo comitato elettorale, aveva posto molto l'attenzione sull'argomento tasse:
«Abbassare le tasse ai romani si può e si deve. Si può fare usando una procedura già collaudata per le Regioni, che faremo un secondo dopo le elezioni. Siamo talmente convinti che questa cosa si possa fare che rinunceremo a ogni indennità fino a che non manterremo la promessa di abbassare le tasse. La mia è una squadra di governo che racconta la promessa, vincolando la propria sopravvivenza alle promesse fatte. Un'iniziativa forte, radicale, che fa capire perché noi chiediamo il voto dei romani».

Bordoni: «Chiusura campagna sarà grande festa». «Sarà una grande festa, alla quale tutti i cittadini del litorale e di Roma sono invitati: è la chiusura della campagna eltettorale con il Presidente Silvio Berlusconi e il nostro candidato Sindaco Alfio Marchini».
Lo dice in una nota il coordinatore romano di Forza Italia, Davide Bordoni. «L'appuntamento è, a partire dalle 18:30, a piazza Anco Marzio, vicino al Lungomare. La scelta di Ostia dimostra, ancora una volta, la particolare attenzione che la nostra coalizione dedica al Municipio commissariato dopo la gestione del Partito Democratico. La festa, che prevede anche il concerto con alcuni grandi interpreti della musica italiana, è un'occasione per parlare del nostro programma, che parte dalla periferia, dall'incontro con i cittadini, che crede nel senso di comunità e che mira a ricostruire legalità e credibilità per la città. Ringrazio, da lidense, Berlusconi e Marchini, per la condivisione di questi grandi obiettivi».

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