Primarie Pd a Roma, vince Giachetti: circa 50mila votanti, è flop affluenza

Primarie Pd a Roma, vince Giachetti: circa 50mila votanti, è flop affluenza
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Domenica 6 Marzo 2016, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:31

Roberto Giachetti batte Roberto Morassut a Roma e si candida a sindaco della Capitale. «Io intendo vincere le elezioni a Roma restando il Roberto Giachetti che tutti conoscono», la sua prima dichiarazione da candidato, appena arrivato alla Ex Dogana a San Lorenzo. Ad attenderlo, tra gli altri, il commissario del Pd Roma Matteo Orfini. 

«Oggi abbiamo giocato un'amichevole. Io intendo vincere le elezioni a Roma e non è così scontato. Noi siamo in campo per vincere e io voglio vincere a modo mio restando una persona onesta e libera soprattutto», ha aggiunto Giachetti.
 

«Voglio essere libero anche da certi meccanismi della politica - ha aggiunto Giachetti - Voglio parlare forte e chiaro anche al mio Pd: fate una lista di persone pulite al di sopra di ogni sospetto di cui tutti saremo orgogliosi perchè Roma e i romani un'altra occasione non ce l'avranno. Gli elettori capiscono molto bene. Ora è il Pd che deve dimostrare di aver capito gli elettori». Giachetti ha poi affermato che «In giunta con me porterò solo persone competenti e appassionate, che presenterò alla città 15 giorni prima del voto».

Giachetti ha sfiorato il 70% contro il 30% per l'ex assessore delle giunte Veltroni, Roberto Morassut. Morassut avrebbe perso il confronto con Roberto Giachetti anche nel circolo Pd Grottaperfetta di via Tazio Nuvolari, in cui ha votato questa mattina. Questo è quanto si apprende stando ai dati arrivati al comitato elettorale di Morassut. Giachetti avrebbe preso 299 preferenze nel seggio del suo avversario, contro le 242 di Morassut.

Nella Capitale si è votato dalle 8 alle 22. La sfida era tra sei candidati: Roberto Giachetti, Roberto Morassut e Stefano Pedica per il Pd; Domenico Rossi per Centro democratico, Gianfranco Mascia per i Verdi e Chiara Ferraro, una ragazza autistica. 

I votanti hanno dovuto versare almeno due euro per concorrere alle spese organizzative e sottoscrivere le «Linee guida del centrosinistra per Roma». Sono meno di un migliaio gli immigrati e i ragazzi dai 16 ai 18 anni che potranno votare presso i sedici seggi speciali dove si sono preregistrati. La preregistrazione è un meccanismo messo a punto dagli organizzatori per evitare abusi.

Il problema affluenza. L'affluenza ha subìto un drammatico calo dalle ultime primarie del 2013 che avevano visto vincere Ignazio Marino, poi diventato sindaco di Roma. Si è arrivati a circa 50mila votanti contro i 102mila del 2013. «Tutto sommato, a condizioni date, dai dati che ci arrivano sull'affluenza alle urne tutto sommato è un risultato che non mi dispiace», aveva commentato Giachetti. E ha aggiunto: «E voglio ringraziare la generosità di tutti i militanti, che soprattutto nel pomeriggio sotto l'acqua, hanno garantito che decine di migliaia di persone potessero votare».

Più drastico Orfini:  «La volta scorsa c'era il Pd delle truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati, delle file di rom e quant'altro questi sono dati veri di un partito vero che per fortuna ha ancora tanto lavoro da fare e sta rinascendo». 

File ai gazebo. Sono circa 50mila, secondo le stime fornite dal Comitato Organizzatore, i romani che si sono recati a votare per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Unico inconveniente della giornata al seggio del VI Municipio, dove ignoti durante la notte hanno bloccato la porta del circolo mettendo del silicone nella serratura e imbrattando l'ingresso con dei manifesti. Nonostante l'atto vandalico, i volontari hanno riaperto il seggio e le operazioni di voto sono riprese regolarmente. «Voglio ringraziare i millecinquecento volontari che da ieri sera stanno lavorando per far sì che quella di oggi fosse una bella festa della democrazia. Le file ai seggi sono un bel segnale: chi pensava ad una scarsa partecipazione si dovrà ricredere», ha dichiarato Giancarlo D'Alessandro, presidente del Comitato Organizzatore.

Crollo dell'affluenza ai gazebo a Ostia, il Municipio travolto dallo tsunami di Mafia Capitale e sciolto per mafia. Alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma fino alle 18.00 avevano votato 1.403 romani. Nel 2013 i votanti in tutto erano stati circa 5mila. 


Il commissario Pd Orsini. «Alle 9.30, dopo appena un'ora e mezza, avevamo già superato i partecipanti alle consultazioni grilline», aveva scritto su Twitter il commissario del Pd Roma Matteo Orfini.

Roberto Morassut ha votato nel seggio allestito nel circolo Pd di Grotta Perfetta dedicato a Nilde Iotti. «Si spera sempre che i risultati siano migliori - commenta Morassut - credo che siano state delle primarie soddisfacenti, almeno per riallacciare dei fili con la città. Festeggerò se andrà bene per la mia candidatura o festeggerò con chi avrà vinto e comincerò ad aiutarlo». 

Roberto Giachetti. «Oggi è una grande giornata democratica, c'è anche il sole». Così il vincitore aveva detto ha detto dopo aver votato al gazebo situato di fronte al circolo 'ribelle' di Donna Olimpia. A chi gli chiedeva perchè avesse votato proprio in questo circolo che è stato al centro di numerose polemiche, Giachetti ha risposto: «Voto qui perchè è qui che voto da sempre, alla sezione 1404. Voto dove il partito organizza i seggi perchè non posso votare in un bar o altro». Cercando di liberarsi dalla ressa dei giornalisti, Giachetti ha acceso la sua moto e scherzando ha detto:«Se non vi spostate vi metto sotto tutti» ma non ha fatto i conti con Enrico Lucci delle Iene che, dopo aver provato invano a intervistarlo, si è seduto al posto del passeggero dietro la moto. Pur non avendo, Lucci, il casco, Giachetti è partito per fermarsi un centinaio di metri dopo.

Il verde Gianfranco Mascia ha votato al seggio in piazza Biagio Pace. All'arrivo all'ura, Mascia ha spiegato a fotografi ed operatori: «Come vedete si prevedeva un nubifragio ed invece c'è il sole. Io ed Orso continuiamo a portare fortuna a queste primarie e, da quel che mi dicono, anche l'affluenza è buona. Quindi è una grande festa di democrazia». Mascia ha ricordato i «1200 chilometri in scooter, 120 in bicicletta e più di 300 in metropolitana fatti in questa bellissima campagna elettorale incontrando migliaia di persone che hanno condiviso con me l'idea di un cambiamento ecologista della nostra città».


Stefano Pedica ha votato invece alle 10.30 nel seggio allestito nel circolo Pd di via Pompeo Trogo, alla Balduina. «Speriamo che l'affluenza sia elevata per scrivere davvero un'altra bella pagina di democrazia - ha detto Pedica- Vinca il migliore e da domani tutti uniti accanto al vincitore per battere il centrodestra e il M5s».

L'età media
Tanti anziani e pochi giovani. Sembra essere questa la fotografia di chi ha votato oggi per le primarie del centrosinistra, stando alle testimonianze che arrivano da alcuni circoli dove si è votato o anche solo dal colpo d'occhio, andando da un seggio all'altro, specie in mattinata, quando l'affluenza è stata maggiore. «Abbiamo una buona affluenza, credo chiuderemo a 200 votanti, in linea con le scorse volte, forse più. Hanno votato una decina di persone tra bengalesi e cinesi, su una ventina preiscritti nel V municipio. I giovani sono in minoranza, la maggior parte sono persone più mature, lo zoccolo degli iscritti al Pd, almeno in questa sezione», ha raccontato il presidente del seggio di Torpignattara Antonio Pallotti.

Stessa storia allo storico circolo di via dei Giubbonari: «Qui abbiamo avuto votanti più adulti che giovani, anche perchè abitanti centro storico si sa che sono meno giovani - spiega il segretario Giulia Urso - il flusso di chi ha votato è stato constante e non si è fermato neanche a ora di pranzo». Secondo Erica Battaglia, ex consigliere comunale e presidente della sezione di Capannelle lì «l'età media dei votanti è stata sui 45 anni». Non va diversamente al circolo dell'Alberone: «Anche qui sono venute a votare parecchie persone anziane, pochissimi stranieri e una decina di sedicenni».

La scorsa consultazione
Il 7 aprile 2013 a Roma si presentarono ai gazebo in 102 mila persone. La consultazione vide il trionfo di Ignazio Marino, diventato poi sindaco della Capitale.
 

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