Zika, in Texas il primo caso di trasmissione del virus per via sessuale

Zika, in Texas il primo caso di trasmissione del virus per via sessuale
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Mercoledì 3 Febbraio 2016, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 08:57

A Dallas, in Texas, è stato segnalato un raro caso di virus Zika trasmesso sessualmente e non attraverso la puntura di una zanzara. Lo ha riferito il Centro per il controllo delle malattie (Cdc) alla Bbc. La persona contagiata non aveva effettuato viaggi nelle aree contagiate dal virus, ma il partner era appena ritornato dal Venezuela, uno dei Paesi più colpiti dall'epidemia.


Nel frattempo, in Australia sono stati confermati due casi di virus Zika. Si tratta di un uomo ed una donna di Sydney che sono recentemente tornati dai Caraibi. I due, ricorda la Bbc, sono risultati positivi venerdì scorso. Ma altri due casi non collegati, riporta ancora la Bbc, sono stati segnalati anche in Irlanda, dove un uomo ed una donna anziana, entrambi guariti, in passato sono andati in un Paese colpito dal virus.

La Commissione Ue sta sbloccando 10 milioni di euro per ricerche urgenti su Zika. L'annuncio è sul sito della stessa Commissione, che ha anche chiesto a molti ricercatori impegnati in progetti sulle malattie tropicali di 'rifocalizzarsi' su Zika. La somma sarà usata per indagare sul legame tra le infezioni e le malformazioni infantili. «Se il link tra il virus e la microcefalia sarà provato - si legge -, i fondi potranno essere utilizzati per combattere Zika ad esempio sviluppando nuovi test diagnostici o testando potenziali trattamenti o vaccini».

Tra le altre iniziative citate dal sito c'è lo stanziamento di 40 milioni di euro per ricerche sui vaccin per malattie tropicali trascurate, tra cui anche Zika, e 10 milioni di euro per studi sul controllo dei vettori dei virus, tra cui le zanzare aedes. Anche il programma Era-Net, ricorda la Commissione, è stato coinvolto. «Lo scorso dicembre la Commissione ha contattato diversi ricercatori impegnati in progetti su dengue e altre malattie 'parentì di Zika, chiedendo loro di concentrarsi con urgenza sull'epidemia in corso».


Secondo le autorità sanitarie della contea di Dallas potrebbe essere la prima volta che si riesce ad appurare con certezza che Zika può essere trasmesso sessualmente, e non solo attraverso la puntura di una zanzara. Tra le aziende farmaceutiche mondiali è scattata la corsa al vaccino per sconfiggere il virus, dopo la dichiarazione ufficiale da parte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) di stato di «emergenza di salute pubblica internazionale».

Nel frattempo l'Unicef ha lanciato un appello per raccogliere 9 milioni di dollari per programmi destinati a limitare la diffusione del virus Zika e mitigare il suo impatto sui neonati e le loro famiglie in tutta la regione dell'America Latina e Caraibi. L'obiettivo è quello anche di spingere la ricerca per accertare il legame fra il virus e la malformazione al cervello che colpisce i feti.

«Anche se non c'è ancora alcuna prova conclusiva su un nesso di causalità tra la microcefalia e il virus Zika, vi è abbastanza preoccupazione per giustificare un'azione immediata», ha affermato Heather Papowitz, senior advisor dell'Unicef per le emergenze di salute. Intanto dall'America, dopo la conferma di sette casi di Zika nell'area di Houston, si amplia la lista dei Paesi in cui gli esperti di salute pubblica Usa invitano le donne incinte a non recarsi, a causa della diffusione del virus Zika.

Il 'warning' dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) da oggi include anche il Costarica, il Nicaragua, le isole Samoa, e Curacao. I Paesi in cui il virus è diffuso e rappresentano quindi un pericolo in particolare per le donne in attesa sono così diventati 28 e spaziano dal Messico al Paraguay, da Capo Verde al Brasile. Secondo i Cdc, la maggioranza dei cittadini Usa non verrà mai in contatto con il virus, ma a dover fare particolare attenzione sono i residenti dei territori americani di Portorico e delle isole Vergini.

Ma dal Brasile, epicentro del virus, fanno sapere che le Olimpiadi di Rio de Janeiro, al via ad agosto, non saranno cancellate. «Nessuno deve aver paura di venire ai Giochi, eccetto magari le donne incinte, per le quali il timore è comprensibile» ha detto Jaques Wagner, il ministro brasiliano della Casa Civile, staff del presidente. «La mobilitazione nazionale in corso nel nostro Paese non è per via delle Olimpiadi, - prosegue il ministro - ma per conto di un grave problema di salute pubblica».

Ed è proprio dal Brasile che nel corso del 2016 dovrebbero iniziare i primi test sul campo del vaccino per la Dengue, l'unico finora per cui è stata autorizzata la somministrazione su larga scala. Sul fronte americano, dove anche il governo Usa ha annunciato l'avvio delle ricerche di un vaccino per Zika, sempre basato su quelli allo studio per i virus 'parentì come dengue, Chikungunya e West Nile, prima del nuovo caso di trasmissione per via sessuale, erano stati confermati sette casi di Zika: tre a Houston città, quattro nella contea di Harris, dopo quelli registrati a New York, tutti casi 'importatì, di persone cioè tornate dalle aree infette.

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