Lotito-Zarate è guerra infinita
l'argentino chiede i danni alla Lazio

Lotito-Zarate è guerra infinita l'argentino chiede i danni alla Lazio
di Alberto Abbate
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Mercoledì 20 Novembre 2013, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 20:08
Zarate-Lazio, una guerra infinita. Lotito chiede 10 milioni alla Fifa, l'argentino pronto a una contro-causa per il denaro perso nel suo ultimo anno di contratto. Lo assicurano in SudAmerica: non è insomma l'oceano a placare le acque. Maurito s'era svincolato grazie all'articolo 14, transfer provvisorio e firma sul biennale – con stipendio ridotto a 2 milioni a stagione – con il Velez. E' tornato a correre (ora è infortunato) leggero sull'erba della Villa Olimpica, ha già sfornato qualche magia, ma non dimentica la battaglia in standby con la Lazio. Che pretende una sanzione dalla Fifa, in primis per ammortizzare circa 3,5 milioni della quota ancora a bilancio. Eppure Lotito, col suo addio, ha risparmiato 12,26 milioni fra commissioni e ingaggio.



YILMAZ SCOTTA ANCORA

Soldi avvolti nel fumo turco. Si pensava potessero essere reinvestiti nel dopo Klose, tutti aspettavano Yilmaz: accordo trovato col Galatasaray per 14 milioni, ma il suo manager Ali Egesel voleva 1,6 milioni di mancia. Strozzino: «Io sono Lotito, a me lo offrono il pranzo, figuriamoci se pago i 'camerieri'», urlava il presidente da un noto ristorante romano ai Parioli, sede dell'ultimo mercato biancoceleste. Nei giorni successivi s'era lamentato dell'intromissione di un ambasciatore turco nella vicenda. Davutoglu oggi gli risponde così: «La legge n° 6004 sull'Organizzazione del Ministero degli Esteri prevede che le ambasciate ricoprano anche il ruolo di protettori di atleti e società sportive nell'ambito degli interessi legali, che sono il presupposto a valori di promozione internazionale della Turchia». Della serie, ben gli sta: «Lotito preferì affidarsi a un noto manager per un rapporto più personale in grado di dargli, secondo lui, terreno fertile per la trattativa». Oggi Yilmaz è gelato a Istanbul e quello stesso menager sta facendo di tutto per portarlo a gennaio al caldo di Roma. Troppo tardi, scotta troppo la doppia beffa di due estati.

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