Usa, mai più piercing e chirurgia plastica sugli animali: lo Stato di New York approva la legge

Usa, mai più piercing e chirurgia plastica sugli animali: lo Stato di New York approva la legge
di Anna Guaita
2 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Giugno 2014, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 20:33

NEW YORK – Nell’atmosfera politica politica ideologica e polarizzata dei nostri giorni capita rarissimamente che democratici e repubblicani votino d’accordo su una legge. Eppure l’amore per gli animali ha fatto questo miracolo: nello Stato di New York è stata approvata all’unanimità una legge che vieterà di fare tatuaggi o piercing sul corpo degli animali. Il governatore Andrew Cuomo ha promesso di firmarla non appena giungerà sulla sua scrivania.

La legge è stata co-sponsorizzata da una deputata repubblicana e una democratica. La repubblicana Nicole Malliotakis, proprietaria di un piccolo chihuahua, è rimasta indignata quando ha visto un documentario – Pet Crazy – in cui si raccontavano vari interventi chirurgici che i padroni fanno sui propri compagni, incluso interventi di plastica a scopo estetico, o inserimento di anelli, catenine, e borchie varie per dar loro un’aria “metallara”.

La collega democratica, Linda Rosenthal, è stata sensibilizzata dopo aver letto che una donna in Pennsylvania vendeva su internet gattini “gotici”, cioé con vari piercing nelle orecchie e lungo la spina dorsale. Non solo: la signora ha letto che alcuni padroni di cani impongono ai loro fedeli compagni anche dei tatuaggi, spesso elaborati e costosi. Le due deputate hanno compiuto ricerche e hanno scoperto che queste pratiche sono “ovunque”: «Cani e gatti tatuati, con piercing in ogni parte del corpo, sono sempre più comuni» hanno denunciato.

La signora Rosenthal, che è proprietaria di due gatti, ha dunque sposato la causa della collega repubblicana e insieme le due hanno proposto una legge che è stata votata sia dalla Camera che dal Senato e quindi è pronta ora per la firma del governatore. Chi violerà questa legge rischia mille dollari di multa e fino a un anno di carcere. Il tatuaggio rimane permesso solo per identificare un animale, e restituirlo al proprietario in caso di smarrimento.

«Quando noi adottiamo degli animali e li portiamo nelle nostre case – ha commentato la deputata Rosenthal -, essi diventano totalmente dipendenti da noi. Imporre loro procedure dolorose vuol dire tradire la loro fiducia. Il dolore per il piercing o il tatuaggio è qualcosa che un animale non capisce e non riesce a contestualizzare. Viene imposto ai nostri compagni al solo scopo di soddisfare una predilezione estetica del padrone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA