Spike Lee fa paura, fuga dalla sala alla prima del suo Oldboy

Oldboy di Spike Lee
di Giacomo Perra
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Venerdì 15 Novembre 2013, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 15:03
Quando si dice un film da paura. E’ questa la definizione che si addice al nuovo lavoro di Spike Lee, Oldboy, remake del cult-movie diretto dal sudcoreano Park Chan-wook nel 2003, premiato al Festival di Cannes col Grand prix Speciale della Giuria, e tratto dall’omonimo manga di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya. Scossi dal contenuto molto violento delle immagini e dai colpi di scena, infatti, alcuni spettatori della prima mondiale della pellicola, proiettata all’AMC Lincoln Square Theater di New York, hanno abbandonato la sala. Una reazione inaspettata che però non ha sorpreso l’attrice Elizabeth Olsen, una delle interpreti del film del regista afroamericano: «Non sono mai stata così scioccata e sorpresa dal finale di un film probabilmente da “Il Sesto Senso”. Nessuno me lo aveva raccontato, nessuno ne aveva fatto cenno e ho dovuto viverlo con sofferenza», ha affermato alla stampa.



La trama di Oldboy, definito nella sua versione originale da Quentin Tarantino come la pellicola «che avrei voluto realizzare», è incentrata sull’inspiegabile rapimento e sulla successiva imprevista liberazione di un normale dirigente pubblicitario. Incapace di comprendere le ragioni di questa sua prigionia durata vent’anni, Joe Doucett - il nome del personaggio protagonista della storia - cercherà il suo carnefice per poi scoprire di essere al centro di una trama di cospirazioni che gli costeranno ancora angosce e tormenti.



La pellicola si avvale di un cast importante: oltre alla già citata Olsen, sorella minore delle gemelle e “divette” Mary-Kate e Ashley, troviamo Josh Brolin nella parte di Doucett, Samuel L. Jackson e il sudafricano Sharlto Copley nel ruolo del terribile antagonista. Per testare gli effetti del film, ai cinefili italiani non resta che aspettare il prossimo 5 dicembre, data in cui Oldboy giungerà nella Penisola. Chissà se i brividi scorreranno ancora nel buio della sala.