Spike Lee chiede di fare la cosa giusta: «Aiutatemi, ho bisogno di soldi per il mio prossimo film»

Spike Lee chiede di fare la cosa giusta: «Aiutatemi, ho bisogno di soldi per il mio prossimo film»
di Giacomo Perra
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Martedì 23 Luglio 2013, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 16:16
“Fatemi fare il film, aiutatemi, il cinema indipendente sta morendo”. Si presentato con queste parole ai suoi numerosi fan Spike Lee, uno dei registi più famosi del mondo ma di questi tempi, a quanto sembra, anche uno dei più preoccupati.



Online sul sito Kickstarter, portale dedicato alla ricerca e alla raccolta di libere donazioni per progetti creativi, il maestro di “Fa’ la cosa giusta” e “Jungle Fever”, due nominations agli Oscar, ha rivolto un appello accorato ai suoi sostenitori per chiedere i soldi necessari a produrre la sua prossima pellicola, ancora senza titolo ma soprattutto senza finanziatori. In una lettera e in un video, Lee ha messo nel mirino il sistema degli studios di Hollywood, pronto ad appoggiare e a realizzare solo film di cassetta, e perciò reo di danneggiare indirettamente gli autori coraggiosi e impegnati come lui.



Un riferimento personale inserito non a caso tra le righe visto che il regista non ha tralasciato di citare i suoi gloriosi trascorsi e i meriti, tra cui anche quello di aver lanciato attori del calibro di John Turturro e Halle Berry, che giustificherebbero un intervento a suo favore. Per tutti i benefattori Spike poi ha posto come rassicurazione l’onestà dimostrata in quasi trent’anni di carriera: “Da quando ho iniziato a dirigere ho promesso sulla tomba di mia madre che ogni centesimo guadagnato sarebbe finito sullo schermo e non nelle mie tasche: non vi chiedo una tassa, le vostre generose donazioni renderanno possibile questo film”.



E i suoi appassionati seguaci dovranno essere davvero generosi; l’obiettivo, più o meno impossibile, infatti, è quello di arrivare a 1 milione e 250 mila dollari in un mese. Per ora la cifra raggiunta supera i 90mila dollari ma mancano ancora ventinove giorni alla chiusura della campagna e così le speranze per la sua nuova pellicola, incentrata a suo stesso dire sulle dipendenze dell’essere umano, resistono ancora.



Di certo quella del crowd funding su Kickstarter è una moda che sta prendendo sempre più piede nel cinema americano. Ultimamente a ricevere il sostegno sul portale sono stati i film “Veronica Mars”, costato 5 milioni, e “Wish I Was Here”, capace di raccoglierne circa 3. Negli States, però, c’è già chi non vede di buon occhio la candidatura di Lee: il portale, infatti, era nato in origine per favorire i lavori di talenti alle prime armi . Sicuro allora che il buon Spike, 40 milioni di dollari in banca secondo alcune stime, abbia tutto il diritto di chiedere questo benedetto milione?
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