Roma dà la cittadinanza onoraria a Sorrentino. Ma c'è chi vota no

Paolo Sorrentino
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Giovedì 6 Marzo 2014, 20:20
Come un film, anche la cittadinanza onoraria di Roma a Paolo Sorrentino non piaciuta a tutti. La decisione della giunta Marino di insignire il regista premio Oscar della 'Grande Bellezza' è stata approvata a larga maggioranza dall'Assemblea capitolina, ma qualcuno si è astenuto o ha votato contro la delibera. Consiglieri di centrodestra e di M5S. Il 14 marzo Sorrentino sarà in Campidoglio per ricevere la Lupa e la pergamena, simboli della cittadinanza romana.



Il rientro. Intanto oggi il cineasta è rientrato in Italia e all'aeroporto di Fiumicino ha detto di essere «stanco ma felicissimo di tornare a casa» e si è augurato che la statuetta «abbia delle ripercussioni positive per tutto il nostro cinema».



Marino. «L'Oscar a Sorrentino inorgoglisce Roma e l'intero Paese - ha dichiarato il sindaco Ignazio Marino -. Nel mio cuore non avevo dubbi: sapevo che Sorrentino sarebbe tornato in Italia con l'Oscar. Mi sono emozionato quando ha detto che avrebbe accettato con orgoglio» la cittadinanza onoraria. Marino ha anche annunciato di voler realizzare «una sorta di giro turistico per questi luoghi la cui bellezza è stata esaltata dal magnifico film di Sorrentino». «L'ho chiamato per dirgli dell'intendimento di tutta l'assemblea capitolina e di tutti i capigruppo di conferire il riconoscimento, ha detto ancora Marino all'emittente romana Radio Radio.



Astenuti e contrari. In realtà, però, i consiglieri Gianni Alemanno - ex sindaco -, Roberto Cantiani e Gianluigi De Palo del centrodestra e Virginia Raggi ed Enrico Stefano del Movimento 5 Stelle si sono astenuti. Hanno invece votato contro il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera e il consigliere di Ncd Marco Pomarici.
«Per quanto sia rilevante l'Oscar come miglior film straniero ricevuto per La grande bellezza, non ritengo giusto il conferimento della cittadinanza onoraria a Sorrentino - ha detto Cantiani del Pdl -. Anche volendo, è difficile riconoscersi nella Roma che ha voluto raccontare al mondo: Roma non è quella de la Grande Bellezza, fatta di night club, droga e feste. Roma è molto altro e difficilmente si rivede nelle immagini del film».



La festa di Verdone. Lontano da questo dibattito lui, Sorrentino, l'Oscar in valigia e non a favore di fotografi - con i quali ha scherzato:
«Mi avete fatto sentire come Belen» - è sbarcato all'alba nella capitale. E informato di una festa organizzata da Carlo Verdone ha commentato: «Se la prepara Carlo sarà sicuramente una grande festa».
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