Scarlett, l'aliena di "Under The Skin"
accolta a Venezia dai buuu

Scarlett, l'aliena di "Under The Skin" accolta a Venezia dai buuu
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Martedì 3 Settembre 2013, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 09:05

VENEZIA - Arrivano i buuu e qualche applauso per Scarlett Johansson aliena di Under The Skin di Jonathan Glazer, film in concorso in questa 70esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che si chiude sabato. Eppure, almeno inizialmente, la fiducia a questi alieni il pubblico al Lido gliela aveva data anche solo per il fatto di aver indossato il corpo di Scarlett Johansson. Questo l'unico colpo di genio di questo film che aveva già avuto una fredda accoglienza al festival di Telluride in Colorado. Comunque l'aliena Scarlett ha fattezze umane e viaggia attraverso la Scozia sfruttando la sua bellezza e il suo fascino per nutrirsi degli umani.

«Non ho avuto idee preconcette su come preparare la parte: la lavorazione stessa del film è stata un'esperienza che mi ha aiutato a comprendere il personaggio passo dopo passo», ha detto la Johansson, nuovamente 'umana' (e bionda). «La storia del libro da cui siamo partiti (di Michael Faber, ndr) mi ha molto interessato -dice il regista, nuovamente in gara a Venezia nove anni dopo 'Birth - Io sono Sean'- ma la molla che mi ha spinto a realizzare il film è stata quella di poter inquadrare lo sguardo sul mondo da parte di un'aliena». Catapultata nella grigia e piovosa Scozia, la ragazza girovaga su un furgone in caccia di 'predè da ammaliare, sedurre e... Fino a quando scatterà qualcosa in lei, e da predatrice finirà per ritrovarsi preda. «Abbiamo dovuto incominciare da un punto zero, da una tabula rasa -spiega Scarlett Johansson- Dare vita ad un qualcuno che arriva, con dei difetti certo, ma è una 'personà che è parte di un'entità. È stato difficile trovare una chiave interpretativa all'inizio. Non volevamo che apparisse come un 'classicò alieno, con movimenti strani, semplicemente volevamo far vedere che fosse accesa o spenta, per osservare il mondo attorno a sè».

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