GARCIA - «Abbiamo visto una bella partita: per giocarla bisognava che si affrontassero due squadre forti e così è stato» – facendo però presente come fosse «importante vincere, poi sarebbe stato meglio non prendere gol». Le due reti subite gli sono piaciute poco e non fa nulla per nasconderlo: «Purtroppo la rete di Higuain ha cambiato tutto, anche dal punto di vista psicologico: ha dato fiducia al Napoli e ci ha demoralizzato a noi. All’inizio del secondo tempo abbiamo dormito un po’, volevo che iniziassimo più forte nella ripresa e invece siamo stati troppo passivi. Quello che conta, però, è la voglia di vincere che poi ci ha permesso di segnare il 3-2. Ora abbiamo il 50% di possibilità di arrivare in finale». Poi una nuova massima, stavolta su Strootman: «Kevin è come una lavatrice: quando gli arriva una palla sporca te la ridà sempre pulita».
GERVINHO - «Sono felice di aver segnato ma quello che più conta è aver vinto. Garcia? Lo conosco da tempo, mi ha sempre dato molta fiducia. Lui ama giocare al calcio, produrre un gioco offensivo. Ho scelto la Roma anche perché c’era lui». Si scherza sulla sua velocità: «Se sono più veloce di Bolt sui cento metri? Non scherziamo anche se correre con il pallone e senza è differente. Diciamo che se ci confrontiamo senza palla vinco io, altrimenti vince lui».
STROOTMAN - «Partita molto bella e dura. Normalmente non subiamo due gol ma va bene così. Ho scelto la Roma perché è stata la società che ha dimostrato più voglia. La battuta di Garcia? Non l’ho capita benissimo ma se l’ha detta il mister va bene così».
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