Tozzi, presidente dell'Anica: «Al cinema aumentano gli spettatori, ma calano gli investimenti»

Tozzi, presidente dell'Anica: «Al cinema aumentano gli spettatori, ma calano gli investimenti»
di Gloria Satta
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:08

​Ospite della web tv del Messaggero, il presidente dell’Anica Riccardo Tozzi commenta i dati 2013 del cinema. Dopo un periodo di crisi, è stato un anno decisamente positivo: «Sono cresciuti gli incassi, si sono venduti più biglietti e la produzione è rimasta stabile con 167 film» ci ha spiegato il produttore.

Punti critici. Tra i punti critici dell’ultima stagione «il calo degli investimenti è il più significativo», ha detto Tozzi. «E’ dovuto soprattutto alla diminuzione progressiva dell’impegno di Medusa nel cinema». Si è inoltre abbassato il costo medio dei film: «Per una legge crudele del settore, i film a basso costo incassano di meno».

La televisione. Cosa deve fare la televisione per aiutare il cinema? «Deve innanzitutto comprare i diritti per trasmettere i film. In Italia si verifica un paradosso», ha spiegato il presidente dell’Anica, «RaiCinema investe molto nella produzione ma non manda in onda i film, mentre Mediaset investe di meno ma trasmette molto cinema italiano in prima serata».

I generi. All’obiezione che in Italia si fanno troppe commedie, Tozzi ha replicato: «Succede anche in Francia e nel resto d’Europa, tutto il mondo è paese. Il pubblico gradisce i film leggeri, che sostengono poi la produzione del cinema d’autore. Ma è bene diversificare i generi».

Il futuro. Per il futuro, Tozzi si augura che vengano aperte più sale cittadine specialmente a Roma «che, a differenza delle altre capitali europee, ne è totalmente sprovvista». E per quanto riguarda l’Oscar vinto da Sorrentino con “La grande bellezza”, il produttore ha commentato: «E’ servito a promuovere in patria il cinema italiano che all’estero è già conosciuto e apprezzato».

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