Reja: «Tre gol evitabili
abbiamo fatto tutto da soli»

Reja: «Tre gol evitabili abbiamo fatto tutto da soli»
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 27 Febbraio 2014, 22:28 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 00:04
Senza parole. Lo sono i tifosi della Lazio per la bruciante eliminazione dall’Europa League per quanto successo nei minuti finali con il Ludogorets e probabilmente vorrebbe non parlare nemmeno Edy Reja. E’ furibondo per quello che è accaduto nel finale l’allenatore biancoceleste, ma non può e non vuole colpevolizzare nessuno, soprattutto Marchetti. «Siamo stati sfortunati, abbiamo preso tre gol evitabili, ma ci siamo complicati la vita da soli», la prime parole del tecnico.



Un’eliminazione che brucia: «Dispiace per la prestazione che abbiamo fatto. Fare tre gol qui ed abbandonare la competizione porta rammarico e delusione. Ottima gara sia per ritmo che per condizione. Dopo il 2-0 bastava gestire un pò, nonostante il pareggio siamo riusciti a rimettere la testa in avanti».



Finale di partita da cancellare: «E’ mancato il pressing, non si possono lasciare indisturbati gli organizzatori di gioco, poi c'è stata l’indecisione della difesa che non è accettabile su un lancio da 70 metri. Dovevamo avere una lettura diversa. Sul 3-3 non si può rimanere titubanti sulla palla, bisogna svettare, attaccarla».



Marchetti: «Mi dispiace per quanto gli è capitato, ma lui è e resterà il nostro portiere titolare. Stava bene e nel primo tempo ha dimostrato sicurezza e prontezza, si era ritrovato. Sul gol sulla linea, magari non si era reso conto della sua posizione»



La conferma di Marchetti: «Sì, avevo già detto che se fosse stato bene avrebbe ripreso. Anche Berisha veniva da tante partite ed era stanco: Marchetti è un giocatore importante per noi».



Difetti caratteriali: «Alcune traiettorie a fine gara possono compromettere le sorti di una partita. In questi momenti qua, quelli caldi e decisivi, la decisione viene un po’ meno. Il gol definitivo è allucinante, qualche errore lì lo abbiamo commesso e non si può fare».



La sostituzione di Candreva: «Loro spingevano molto sulle fasce, specie sulla nostra destra. Ho pensato che Lulic potesse dare maggiore copertura. Avremmo meritato la vittoria, questi episodi purtroppo ci condannano. Di certo non è l'uscita di un giocatore piuttosto che di un altro ad aver determinato la nostra esclusione».



Contraccolpo psicologico: «Assolutamente no, i ragazzi sono consapevoli della prestazione, un po’ nervosi. L’arbitro nella ripresa non ci ha fischiato un fallo: i designatori devono essere più attenti».
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