La trama. Un incidente stradale (un autobus che finisce fuoristrada e si rovescia), rimette in gioco la vita di tre persone: un poliziotto e giocatore di rugby (Giorgio Pasotti) che vorrebbe ricominciare altrove la sua vita, una ragazza sempre alla ricerca del vero amore (Nina Torresi), un cabarettista che non riesce più a far ridere (Gianfelice Imparato) e gira con una pistola. In una folle corsa contro il tempo, i tre personaggi attraversano l’Italia, dal Sud fino a Bolzano, inseguendosi alla ricerca di una vendetta e dell’amore.
Il regista. Sceneggiatore e regista, classe 1976, Prisco viene dai cortometraggi, ha ricevuto molti premi, diretto spot pubblicitari. “Nottetempo” è la sua opera prima. «Sono innamorato dei film che trasudano cinema», spiega, «e i miei punti di riferimento sono Eastwood, Inàrritu, Jeunet, Scorsese, Refn». Per il suo esordio nel lungometraggio, Prisco ha scelto il genere noir: «Dalla notte si parte e alla notte si torna», spiega. «I tre protagonisti della storia si mettono tutti in viaggio, ma ognuno con uno scopo diverso. Ad accomunarli è il desiderio di ottenere quello che non hanno e l’urgenza di una decisione presa nottetempo».
Pasotti “cattivo”. Per la prima volta, Giorgio Pasotti interpreta un personaggio negativo. «Più che cattivo, il suo poliziotto-rugbysta è scorretto», spiega il regista. «Pur essendo stato campione di kung-fu, Giorgio si è sottoposto a un massacrante allenamento fisico per interpretare al meglio il suo personaggio. E ha accettato un sacrificio non indifferente: si è tagliato il ciuffo che porta di solito per dare al suo volto un aspetto più spigoloso».
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