Vianello: al seggio ho scoperto di essere morto
ma sono vivo e alla fine mi hanno fatto votare

Andrea Vianello nel suo ufficio della Rai
di Michele Galvani
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Lunedì 10 Giugno 2013, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 20:55

ROMA - Andrea Vianello, direttore di Rai3, allora vivo? S, sono vivo. Risponde al telefono, eppure al suo seggio risultava morto. Infatti, ancora mi tocco il corpo per fare delle verifiche.
Cos’è successo? «Domenica verso le 8 di sera sono andato a votare, ma quando ho dato scheda e documento, la scrutatrice è rimasta perplessa». Non trovava il suo nome? «No, il nome c’era. Il problema è che accanto c’era una linea, una specie di sbarra, con scritto “dec”». Deceduto. Lei? Possibile? «Beh, 15 giorni fa ero andato a votare per il primo turno, dunque nell’arco di due settimane deve essere successo qualcosa».

Comunque sia alla fine è riuscito a fare il suo dovere di cittadino. «Sì, grazie al presidente di seggio, Giorgio, una sorta di eroe del giorno perché, visto che avevo tutti i documenti in regola, si è assunto la responsabilità di darmi il via libera». Una situazione surreale. «Nell’attesa che decidessero cosa fare, a scuola ero diventato il morto che cammina. Amici e colleghi del mio quartiere che, come me, votano al Mameli, venivano a chiedere aggiornamenti».

Andrà a fondo per capire come sia potuto accadere una cosa del genere? «Oggi (ieri ndr) non ho avuto tempo, ma siccome queste sono le liste ufficiali del Comune, dovrò informarmi bene da cosa sia dipeso». Magari qualche nemico in Rai la voleva morto? «I nemici non mancano mai, intanto la notizia buona è che ho ancora il posto di lavoro, il tesserino per entrare ancora funziona».
Ha controllato il conto corrente? Esiste sì? «Sono andato subito in banca, mi fanno ancora credito. Scherzi a parte, non vorrei ci fossero problemi con la copertura sanitaria e la previdenza». In bocca al lupo allora. «Crepi. No, oggi crepi non lo posso proprio dire. Arrivederci».
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