«Se ripenso alle parole di Capello, mi sembra siano un elogio alla Juventus. Se dice che la Serie A non è un campionato allenante, vuol dire che solo la Juventus si è rinforzata rispetto alla concorrenza», dice Moggi all'adnkronos. «Poi - aggiunge - è sufficiente ripensare a quello che Conte ha detto dopo la gara pareggiata una settimana fa a Verona. Ha detto 'se perdiamo gli stimoli, rischiamo di perdere tutto anche in Italià. Antonio sa di guidare una squadra di combattenti e non può permettersi cali di tensione». La Juventus 2004-2006, nella quale Conte trovò pochissimo spazio, «era di un'altra categoria. Il paragone tra quella Juventus e questa è irriverente. Se si sfidassero in 10 partite, la Juve di Capello le vincerebbe tutte».
«Conte - prosegue Moggi - è un ragazzo d'oro e non riesco a capire per quale motivo abbia parlato in quel modo ieri. Probabilmente ci deve essere qualcosa che mi sfugge». Capello ha giudicato eccessiva la decisione con cui l'attuale allenatore bianconero ha annullato la giornata di riposo dopo il match pareggiato a Verona. «Conte - dice Moggi - non avrà gradito quel giudizio sulla gestione del gruppo. Di sicuro, se io fossi un dirigente non consentirei al mio allenatore di rilasciare certe dichiarazioni dopo la partita».
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