Il Messaggero compie 135 anni
La notizia siamo noi di Virman Cusenza

Gente in strada legge sul Messaggero la caduta di Mussolini
di Virman Cusenza
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Venerdì 29 Novembre 2013, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 17:42

Lasciamo stare i bilanci e andiamo dritti al punto: un giornale gode di buona salute quando riesce a scontentare un po' tutti. Non sembri un paradosso: è la forza di un quotidiano, nazionale, caparbiamente radicato sul territorio. Raccontare è un dovere, un piacere, un'esigenza, ma anche un rischio: quello di mettere in discussione la realtà che ci circonda. A cominciare da se stessi.

Non è una missione semplice ma tutte le volte che il Messaggero, nei suoi 135 anni di vita, lo ha fatto è rimasto fedele alla sua vocazione. Informare e intrattenere, ma soprattutto scavare mettendo al primo posto la grande questione dei diritti civili: la battaglia per il divorzio, nel '74, giusto per citare una leggendaria prima pagina. Abbiamo deciso di non lasciar passare questo anniversario senza sottolineare l'orgoglio di testata. Un’energia oggi quanto mai necessaria per battere il disincanto, tipico da epoca di transizione, che ci circonda.

Abbiamo scandito quasi un secolo e mezzo di storia in cinque capitoli: dai grandi fatti della storia, ai misteri (gialli compresi) d'Italia, alle trasformazioni sociali, fino ai momenti di gloria che lo sport ci ha regalato. Il tutto non senza avere raccolto un tesoretto delle migliori firme, scrittori da D'Annunzio a Pirandello da Croce a Missiroli che hanno accompagnato la nostra vita.

Le stagioni migliori in via del Tritone sono state scandite da un'idea semplice eppure rivoluzionaria: il giornale come difensore civico. Un giornale che combatte il fatalismo e la rassegnazione di chi ha rinunciato a priori alla battaglia per cambiare le cose, per proteggere la bellezza del nostro Paese e custodire il cuore antico di Roma di cui abbiamo macroscopiche quanto preziose tracce sotto gli occhi. Ebbene, 135 anni dopo, questa missione può essere combattuta anche meglio con mezzi nuovi: la versione web del quotidiano. Proprio in questa dialettica costante, in questo dialogo ininterrotto con i lettori, sta tutta la forza di una voce che può far contare Roma, come città e come Capitale, ben oltre i suoi confini.

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