Mauri, i giorni della verità
Il capitano e la Lazio a processo

Mauri, i giorni della verità Il capitano e la Lazio a processo
di Daniele Magliocchetti
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Martedì 23 Luglio 2013, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 10:49

ROMA - L’attesa pi lunga e snervante. Due giorni che potrebbero cambiare il destino di Stefano Mauri e della Lazio. Dopo due anni di accuse e misteri, domani davanti alla Commissione Disciplinare della Federcalcio, in un albergo del centro della Capitale, comincerà il processo sportivo legato al calcioscommesse, con il capitano biancoceleste tra i principali imputati e con il club di Formello coinvolto per responsabilità oggettiva. E il rischio che in primo grado ci possa essere una sentenza pesante è molto alto. Al trequartista laziale, deferito per illecito sportivo, viene contestata la partecipazione diretta alla presunta combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio della stagione 2010-2011. Una dura accusa, quella del procuratore Stefano Palazzi, anche se di prove reali, dirette e concrete della combine delle due partite non c’è alcuna traccia.

VISTO DA LONTANO

Mauri attende il processo da tanto tempo. Sin da quando è cominciata, il calciatore si è tuffato anima e corpo sull’intera vicenda tanto da informarsi e studiare minuziosamente tutte le carte. Di giorno faticava con il pallone, di notte leggeva gli atti e le accuse della Procura Federale. Proprio un anno fa di questi tempi, il capitano aveva ripreso ad allenarsi con la sua squadra dopo aver passato sette giorni in carcere e quasi altrettanti agli arresti domiciliari. Un provvedimento che lui ha sempre trovato ingiusto e adesso che è arrivato il giorno tanto atteso Mauri è orientato a disertare il processo, a non presentarsi per terminare il ritiro con la Lazio. A rappresentarlo in aula ci sarà l’amico e avvocato Matteo Melandri e i suoi collaboratori, più ovviamente Gian Michele Gentile, il legale che difenderà la Lazio. Per Mauri l’intera tesi di Palazzi e del suo principale accusatore Gervasoni è fuori dalla realtà. Il capitano biancoceleste, i suoi legali, e la stessa società temono che al termine del processo ci possa essere un’esagerata punizione. La difesa di Mauri ha depositato una memoria difensiva nella quale ci sono le testimonianze dei compagni di squadra. In più Melandri avrebbe due assi nella manica sui quale c’è il massimo riserbo.

CALMA E CONCENTRAZIONE

Nonostante le avvisaglie, Mauri resta tranquillo e concentrato sul lavoro del campo. «Non sono mai andato oltre le regole e so di essere innocente», le sue parole. Che in questi giorni ad Auronzo ha potuto toccare con mano l’affetto della gente. Un’iniezione di fiducia in più che gli ha dato ancora più forza.

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