Nel giro di un anno Marquinhos, grazie alla Roma e a Zdenek Zeman, è passato dall'essere un promettente giovane del vivaio del Corinthians a diventare uno dei pezzi pregiati del mercato europeo. Un giovane di appena 19 anni ha dovuto convivere con l'exploit: «Ho passato dieci anni della mia vita al Corinthians, ho un rapporto speciale con il club. A quel tempo, abbiamo preso una decisione, perchè un'ottima occasione era arrivata. La Roma ci ha offerto un progetto meraviglioso. Inizialmente, ho lottato perchè era la prima volta che lasciavo il mio paese. Ma tutto era ben organizzato, come previsto, e il progetto di Roma era improntato sui giovani. L'allenatore non ha avuto paura di lanciarmi , ho lavorato molto duramente. Niente è caduto dal cielo. Mi svegliavo presto per arrivare in tempo agli allenamenti. Ho faticato molto, ma sempre con il piacere di vivere questi momenti importanti della mia vita. Penso di meritare quello che mi è successo». Marquinhos si mostra entusiasta della sua nuova avventura al Psg, che gli ha garantito anche la convocazione in nazionale da parte di Felipe Scolari: «Stavo sonnecchiando quando il mio addetto stampa mi ha mandato un sms in Brasile per darmi la notizia. Sono andato a controllare su internet e ho iniziato a saltare e urlare di gioia con la mia famiglia. Questo è il momento perfetto per me, a pochi mesi dalla Coppa del Mondo. È un onore poter entrare a far parte della famiglia della Selecao». Il difensore ex Roma ha parlato del suo arrivo in Francia: «In realtà, io non me lo aspettavo. Avevo ancora cinque anni di contratto. Era impensabile per me essere trasferito di nuovo dopo la prima stagione in Europa. Mi sono reso conto di avere una grande opportunità in un grande club. È un onore per me indossare la maglia del club». Non mancano, infine, delle parole al miele per il suo nuovo allenatore e soprattutto per la stella Zlatan Ibrahimovic: «Blanc ha giocato nella mia stessa posizione. Questo è un vantaggio per me. Lui è un allenatore molto intelligente, è un bene per la squadra e sono contento che mi abbia dato un'occasione. Zlatan è una bella persona, ogni volta cerca di aiutarmi. Durante la mia prima partita -ha aggiunto Marquinhos-, mi ha tranquillizzato dicendo che dovevo solo giocare a calcio nel migliore dei modi. Ammiro Ibra, lui è un grande campione».
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