La prestazione: “Nel primo tgempo non abbiamo accorciato come dovevamo, ben organizzata e ci ha messo in difficoltà. Non abbiamo verticalizzato. Nel secondo tempo meglio, ma non abbiamo avuto fortuna”.
Le chance di qualificazione: “Ci sono ancora novanta minuti, non è detta l’ultima parola, magari se saremmo fortunati di fare un gol possimo anche farcela. Loro sono favoriti”.
Momento di involuzione: “Qualcosa non va, forse manca un po’ di sana cattiveria, vai sotto e prova a reagire, ma l’abbiamo fatto nel secondo tempo. A volte la palla scotta tra i piedi”
Condizioni ambientali non facili: “Devo comunque ringraziare i pochi tifosi venuti, anzi ci hanno aiutato. E’ chiaro che con un ambiente del genere non è facile, bisognerebbe creare un po’ di paura avere un ambiente diverso, che condiziona un po’, ma questa è la realtà e deve prenderne atto. Non vorrei solo che i giocatori si avvilissero”.
Rigorista designato: “Mi sono rivolto a Biglia perché doveva calciarlo lui, si vede che Felipe voleva tirare, ho chiesto a Biglia, ma lui mi ha risposto che l’aveva visto sicuro. Purtroppo non potevo andare dentro il campo”.
La scelta di tener fuori Candreva: “Lui è quello che ha il minutaggio più alto, ma non di poco, bensì di 560 minuti in più rispetto a tutti gli altri. Devo stare attento anche per prevenire gli infortuni, non è che le può fare tutte, deve anche respirare”.
Il cambio di Felipe Anderson: “L’avevo già programmato e non credo che rimanga condizionato da questa sostituzione”.
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