Alta tensione in Israele, Pacifici: «Paura per i nostri cari, mia moglie è a Tel Aviv»

Alta tensione in Israele, Pacifici: «Paura per i nostri cari, mia moglie è a Tel Aviv»
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Martedì 15 Luglio 2014, 17:59
Tutte le comunit ebraiche guardano con grande apprensione a quanto sta accadendo in Medio Oriente. E non come semplici spettatori, perché in Israele ci sono i nostri cari, nostri amici che vinono lì da anni o che vi si sono trasferiti da poco». Lo afferma all'Adnkronos Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma in merito all'attuale situazione in Medio Oriente. «Io stesso ho un più di un contatto diretto - racconta Pacifici - Ho mia sorella che vive nel nord di Israele e un cognato che si trova vicino a Gerusalemme e tutti i giorni si reca al lavoro a Tel Aviv. La moglie porta a scuola i figli e li va a riprendere e capita che mentre si trova in auto scatti la sirena dei bombardamenti e le abbia solo pochi secondi per decidere in quale rifugio andare. Anche mia moglie in questo momento è in Israele per aiutare suo fratello e sua cognata».



Ma c'è di più: «Credo che Israele sia l'unico paese al mondo nel quale vi sia l'obbligo quando si costruisce una casa di creare anche una stanza blindata dove rifugiarsi in caso di attacchi non convenzionali, dove vi sono collegamenti con l'esterno e kit di emergenza e riserve alimentari». «Israele - prosegue Pacifici - è un paese che nonostante la guerra, nonostante i missili, nonostante la devastazione psicologica che quest'atmosfera provoca va avanti, non si ferma: uffici, scuole e negozi continuano a lavorare».
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