Grillo, comizio al vetriolo a Torino:
«Senza di noi ci sarebbero i nazisti»
Poi insulta Renzi, Merkel e Schulz

Grillo, comizio al vetriolo a Torino: «Senza di noi ci sarebbero i nazisti» Poi insulta Renzi, Merkel e Schulz
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Sabato 17 Maggio 2014, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 18:39

Comizio in piazza Castello a Torino per Beppe Grillo in vista delle elezioni europee del 25 maggio.

«Il nostro è cominciato come sogno, un sogno condiviso da dieci milioni di persone. Ora quel sogno sta diventando realtà per questo cercano di interromperlo, ma se non ci fanno sognare, noi non li faremo dormire», ha esordito il leader del Movimento Cinque Stelle.

I toni di Grillo si sono però fatti subito molto più aggressivi. Addirittura il leader M5S si è rivolto direttamente alle forze dell'ordine: «La Digos è tutta con noi, la Dia è tutta con noi, i carabinieri pure. Noi facciamo un appello, non date più la scorta a questa gente. Non ce la fanno più a scortare quella gente al supermercato o al festival. Loro sono noi».

«Siamo in piazza per vincere e queste Europee le abbiamo già vinte. Loro lo sanno. E infatti cominciano con i dossier, ma non funzionerà. Noi vinceremo con il 100%», ha assicurato.

Poi Grillo ha fatto riferimento al caso delle violenze allo stadio: «Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l'inno di Mameli. Fratelli d'Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perchè si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva».

«Senza di noi i nazisti». «Io non sono Hitler, sono oltre Hitler. Ci dicono che siamo fascisti, i nazisti, i cattivi che faranno del male fisico alla gente, invece dovrebbero ringraziarci perchè grazie a noi in questo Paese non c'è stata violenza e non è nato il partito neofascista», ha sottolineato Grillo, «Il nostro populismo è la più alta espressione della politica».

Poi ha tirato una frecciata al presidente del Parlamento europeo e candidato del Pse a presidente della Commissione europea Martin Schulz: «La prima cosa che ha detto di me Schulz quando è venuto in Italia è che io sono come Stalin. Ma lui che è tedesco dovrebbe ringraziare Stalin perchè se non fosse per Stalin, che ha sconfitto i nazisti, Schulz starebbe in Parlamento europeo con una svastica disegnata in fronte».

L'attacco a Renzi e alla Merkel. Ma l'attacco più pesante Grillo l'ha riservato al premier Renzi e a alla cancelliera tedesca Merkel: «Portano i bambini in piazza e li fanno gridare "Matteo, Matteo". Bisogna prendere quelle maestre e licenziarle in tronco perchè non possono fare queste cose con i bambini».

Poi la stoccata alla politica estera in Europa del governo: «Non tratteremo mai sul fiscal compact, non lo discuteremo neanche. Se la Ue è una comunità allora occorre mettere insieme il debito e spalmarlo su tutti. Non faremo come l'ebetino che è andato a dare due linguate a quel culone tedesco della Merkel».

Sul palco anche il leader No Tav. A Torino sul palco del comizio di Beppe Grillo è intervenuto anche il leader del movimento No Tav, Alberto Perino, il quale ha detto che «dobbiamo vincere per "dare il giro" alla Tav e al Terzo Valico. Dobbiamo vincere per "dare il giro" a tutti questi».

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