Per la prima volta ne ha parlato la professoressa Elizabeth Dowdell della Villanova University di Philadelphia, durante un’intervista alla Cbs. Spesso sono testi incomprensibili mentre a volte, invece, si tratta di vere e proprie confessioni, verità scomode, pensieri che non si avrebbe mai il coraggio di rivelare da svegli. Una sorta di «sleep-texting» viene definito, di sonnambulismo in versione hi-tech. Come combatterlo? Innanzitutto provvedendo a spegnere il cellulare prima di addormentarsi e comunque a non tenerlo a portata di mano durante la notte. Gli episodi di sonnambulismo in età adolescenziale sono abbastanza frequenti, ma dovrebbero diradarsi con l'avanzare dell'età. Se questo non dovesse succedere, la professoressa Dowdell consiglia di consultare uno specialista per indagare a fondo sulle cause del fenomeno.
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