Parola d’ordine: ripartire.
Daniele De Rossi prova a voltare pagina a poche ore dal brutto ko in
coppa Italia con il
Napoli: «E’ stata la sconfitta degli episodi – spiega a margine della presentazione del libro autobiografico di
Giacomo Losi, “Core de Roma” - avessimo segnato subito avremmo cambiato la gara. Sono partite, il calcio è questo, bisogna buttarla dentro. Nel secondo tempo abbiamo abbassato il raggio d’azione e l’abbiamo pagata cara». Nella tifoseria tiene banco la mancata reazione dopo l’uno-due partenopeo ad inizio ripresa: «Contro una squadra così forte come è il
Napoli succede che inizi a subire e quando prendono il pallino non riesci a reagire. Ci sono stati dieci-quindici minuti in cui abbiamo creato delle occasioni. Dopo il secondo e terzo gol la partita si è rovinata». Due sole sconfitte in stagione ma con il medesimo punteggio e a distanza di poco più di un mese.
De Rossi trova poche analogie: «I risultati sono gli stessi, le modalità anche, ma perdi contro i due club più forti d’Italia. Abbiamo perso solo 2 partite contro squadre molto forti e per di più in casa loro, ma vincendo poi in altre circostanze. Non possiamo essere tristi per quanto stiamo facendo: certo siamo dispiaciuti per aver perso il primo obiettivo stagionale ma siamo lì ed il cammino è lungo. Ricordiamoci che in campionato siamo dietro solamente alla
Juventus».
LA PROMESSA
Il pensiero è già alla B: «Quando perdi così a metà stagione non puoi far altro che andare avanti. Domenica sera abbiamo già un’altra partita importantissima e la stagione è ancora lunga. Ci tireremo su come abbiamo già fatto dopo la sconfitta con la Juventus inanellando una serie di vittorie importanti. Quest'anno siamo una squadra vera e ricominceremo a vincere sicuramente». Passerella finale sull’argomento del giorno – il poco cinismo sotto porta – tirato in ballo da
Garcia nel post-gara dell’altra sera: «Manca un bomber da 25 gol a stagione? Questa domanda la dovete fare ai dirigenti, a
Sabatini, non a me. E’ chiaro che servirebbe a tutte le squadre, alla
Roma come al
Chievo, ma queste reti le possono segnare anche
Destro e
Totti che, fino allo scorso anno, ne faceva 30. Per adesso, comunque, è inutile parlarne: metterebbe pressione a chi 25 gol a stagione non li ha fatti».