IL PULCINO BAGNATO
Vai a capire ora se lo sia (provinciale) di più Ventura, Garcia, Benitez oppure lo stesso Conte, che non si distingue dagli altri. L’Italia sta facendo una brutta fine anche per queste guerre di cortile. Il problema di fondo è che le nostre squadre hanno dimostrato di non essere competitive e Conte, se qui è un principe, al di la dei confini è un paggetto, un pulcino bagnato, ora costretto a guardarsi da casa la finale di Europa League con il telecomando in mano, forse pure perché il suo calcio non è vincente oltre l’Italia. Se la Juve non è all’altezza dell’Europa, figuriamoci le altre. Se Conte dovesse mai andare via dalla Juventus, chi sarebbe pronto ad accoglierlo a braccia aperte? Il Real, il Chelsea, il Manchester United? Difficile se non impossibile. C’è tempo per l’eccellenza, bisogna pedalare molto. Il dominio in Italia non è così sfavillante, come vogliamo farlo sembrare; vincere oggi qui non è come qualche anno fa, quando a dominare, è vero, era la Juve di Calciopoli, ma c’erano anche tanti grandi squadre più o meno dello stesso livello, basti pensare al Parma, con cui sia Juve che Roma quest’anno hanno fatto sei punti. Alla fine aveva ragione Capello: il campionato italiano non è allenante per l’Europa. I dati dicono questo. Al di là delle lotte di cortile. E ora siamo i primi degli ultimi. Qui litighiamo tra di noi, tu sei brutto, tu sei bello, tu sei provinciale. Gli altri ci ridono in faccia.
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