Lo Ior e i suoi scandali entrano in Conclave

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Lunedì 11 Marzo 2013, 11:45
La Chiesa e la gestione dei soldi, ovvero come lo Ior destinato ad entrare in Conclave. Il prossimo Papa dovr per forza fare i conti con una riforma che prosegua sul terreno della trasparenza economica segnato da Ratzinger. L’immagine di una Chiesa maneggiona alimentata dai fantasmi di Marcinkus e di uno Ior impermeabile a qualsiasi controllo esterno, costituisce un problema non da poco. Certo, il carattere politico della figura pubblica della Chiesa comporta il possesso di strutture e mezzi economici, manifestazioni esteriori analoghe a quelle dei poteri mondani, solo che il volto della Chiesa anche nella gestione del denaro dovrà dimostrare una pulizia che ad altre strutture non è richiesta.



Altrimenti la gente ne ricaverebbe ulteriore motivo di sfiducia, si sentirebbe turbata e sfiduciata. Di scandali ce ne sono stati troppi attorno allo Ior, dai tempi di Calvi in poi, fino ai supposti conti di Daccò. I 115 cardinali hanno ben presente che è arrivato il tempo di voltare pagina e c’è chi ipotizza un radicale ripensamento dell’Istituto fino alla trasformazione di una banca etica.