Zio Peppuccio scomparso da 13 anni: lettera in redazione per ritrovare il corpo

La missiva con la quale si forniscono le coordinate gps da dove ripartire è stata consegnata in procura a Cassino

L'anziano scomparso e la lettera arrivata in redazione
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 10 Febbraio 2024, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 07:58

Il mistero legato alla scomparsa di Zio Peppuccio potrebbe essere ad un punto di svolta. Una lettera anonima recapitata il 7 febbraio scorso alla nostra redazione di Frosinone suggerisce le coordinate gps dalle quali far ripartire le ricerche, «da estendersi a un raggio di 2 mila metri», per trovare il corpo di Giuseppe Ruggiero (per tutti Zio Peppuccio), l'84enne scomparso da Coreno Ausonio il 15 maggio 2011. Nella lettera di poche righe scritta a macchina, vengono fornite anche alcune parole chiavi, o meglio brevi frasi, come pezzi di un puzzle da mettere insieme. Viene scritto: «Non in superficie», ciò ad indicare che il corpo dell'uomo potrebbe essere stato sotterrato oppure nascosto in qualche insenatura. Viene citato, poi, un «branco di cani» e questo potrebbe significare che l'anziano sarebbe stato assalito da cani e il corpo fatto sparire; infine c'è la parola "pastori", in questo caso la chiave di lettura si collegherebbe a persone, non identificate, coinvolte, direttamente o indirettamente, nella misteriosa scomparsa di "Zio Peppuccio".

IL MITTENTE

La lettera, formalmente viene classificata come anonima, perché non riporta la firma in calce, ma sulla busta gialla pervenuta alla nostra redazione c'è un nome di fantasia, Furio Zoccano - il noto personaggio cinematografico di Carlo Verdone - con un indirizzo reale di Roma. Ma che significato e che peso verrà attribuito alla missiva? Si tratta di un mitomane o di chi conosce realmente particolari sul caso?
Nella mattina di ieri è stata depositata presso la sezione di polizia giudiziaria della procura di Cassino ed ora è al vaglio del procuratore capo facente funzioni, il dottor Alfredo Mattei. Come primo passo potrebbe essere studiato il punto geografico indicato nella lettera per capire se si tratta di un mitomane che ha calato coordinate sballate oppure se, il punto cardinale si trova realmente nella zona di Coreno o centri limitrofi.
Si dovrà valutare, inoltre, se l'area è già ricaduta nelle ampie ricerche effettuate negli anni addietro, ciò per evitare di ripercorrere gli stessi luoghi. Per ora solo ipotesi. La decisione, se approfondire o cestinare la missiva, è nella mani della procura di Cassino.

LA RICOSTRUZIONE

La certezza resta sempre la stessa: Zio Peppuccio è scomparso e il corpo non è mai stato trovato. Giuseppe Ruggiero, la mattina del 15 maggio 2011, si mette in sella alla sua moto e riferisce ai familiari di incamminarsi per il monumento alla Pace nella zona montuosa di Marinaranne, dove quel giorno si celebra la Liberazione. Da quella mattina è svanito nel nulla. Imponente fu la macchina delle ricerche attivata dalle autorità, dalla famiglia e dagli amici, ma dell'anziano non sono più state trovate tracce. Le indagini dai carabinieri della compagnia di Pontecorvo, nel 2011, focalizzarono l'attenzione su diverse piste, non escludendo l'ipotesi dell'aggressione. Ad un certo punto sembravano essere ad un punto di svolta, ma poi, furono archiviate nel luglio 2012. Qualche mese dopo arrivò una prima lettera anonima, fatta pervenire al figlio di Zio Peppuccio, Tonino Ruggiero e al sindaco del paese. In dialetto corenese s'informavano i destinatari che quel giorno (il 15 maggio 2011) «Si sono sentiti due colpi di fucile ed i cani abbaiare: a Zio Peppuccio è successo qualcosa di grave ai piedi della montagna ed io quei colpi di fucile li ho uditi, perché su quella montagna quel giorno c'ero anch'io». La famiglia non ha mai smesso di ricercarlo: «Vogliamo almeno una tomba sulla quale portare un fiore», sono sempre state le parole dei familiari. Ad agosto 2023, però, sono stati costretti a chiedere la morte presunta per evitare che al perenne dolore si associno problemi di natura burocratica e fiscale. Come la multa arrivata nel dicembre 2022 per non essersi sottoposto a vaccinazione contro il Covid-19.

vincenzo.caramadre@ilmessaggero.it
 

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