Torrice, tenta di abusare della cognata: quarantenne a processo

Torrice, tenta di abusare della cognata: quarantenne a processo
di Marina Mingarelli
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 09:03

Accusato di aver tentato di violentare la cognata, giudizio immediato per un 40enne di Torrice. I fatti risalgono a due anni fa quando l'uomo, con una banale scusa aveva bussato alla porta della parente, una ragazza di 32 anni che tra l'altro era diventata da poco mamma. La donna, che non immaginava le vere intenzioni del cognato, lo aveva invitato ad entrare. In fondo era il fratello di suo marito, una persona che conosceva da una vita e che si era sempre mostrata con lei garbata e gentile. Questo il motivo per il quale lo aveva invitato a sedersi in salotto per bere insieme un caffè. L'uomo, ovviamente, non se lo era fatto dire due volte. Subito dopo però aveva cominciato a fare nei confronti della cognata apprezzamenti pesanti e fuori luogo. Imbarazzata da quelle frasi, la ragazza aveva cercato di tergiversare, poi adducendo la scusa che doveva prepararsi per andare dal pediatra con la bimba aveva cercato di congedarlo. Ma a quel punto, secondo quanto riferito dalla vittima, l'operaio gli era saltato addosso trascinandola in camera da letto. E proprio nella sua stanza aveva cercato di strapparle i vestiti di dosso. La ragazza che si era dimenata con tutte le sue forze aveva cominciato ad urlare con quanto fiato avesse in gola. Quella resistenza ed il pianto della neonata che si era svegliata a causa di quelle urla avevano fatto desistere l'operaio che si era subito defilato. La donna, scioccata per l'accaduto, prima si è recata in ospedale per essere refertata (nella colluttazione aveva riportato ecchimosi ad un braccio ed a una gamba) e poi ha subito fatto scattare la denuncia. Quando il marito ha appreso quello che aveva fatto il fratello nella sua casa, stentava a crederci. Il parente di sangue, colui del quale si fidava ciecamente l'aveva pugnalato alle spalle in quel modo. Tornando all'inchiesta avviata subito dopo la denuncia, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il giudizio immediato. L'uomo che ha sempre respinto ogni addebito sostenendo che la cognata aveva mal interpretato dei gesti che volevano soltanto essere affettuosi nei suoi confronti, verrà difeso dall'avvocato Luca Solli.
 

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