San Vittore del Lazio, tentata concussione: chiesto il processo per sindaco e consigliere

L'inchiesta della procura legata alla richiesta di dimissioni ad una dipendente di una cooperativa che si occupava della biblioteca comunale

San Vittore del Lazio, tentata concussione: chiesto il processo per sindaco e consigliere
di Alberto Simone
3 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Dicembre 2023, 07:25

Tentata concussione: il sindaco di San Vittore del Lazio, Nadia Bucci, rischia di finire a processo. Per lei e per il consigliere di maggioranza Domenico Spennato il pm Chiara D'Orefice, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio. Lo scorso 10 giugno i due erano finiti nel registro degli indagati con l'accusa di tentata concussione: adesso entrambi passano da indagati ad imputati.

I fatti risalgono ormai ad alcuni anni fa, quando, secondo l'accusa, il sindaco del piccolo comune del Cassinate, insieme al consigliere comunale di maggioranza Spennato avrebbe tentato di far presentare le dimissioni ad una dipendente della cooperativa che si occupava della biblioteca comunale con l'intento di farla riassumere con mansioni diverse e con un nuovo contratto.

Sarebbero tre le persone coinvolte: in due hanno effettivamente presentato le dimissioni e sono state poi riassorbite, mentre per il dipendente è poi scattato il licenziamento. Lo scorso mese di giugno la procura della Repubblica di Cassino ha concluso le indagini e ora il sindaco di San Vittore del Lazio rischia di finire a processo così come il consigliere comunale di maggioranza.

LA CONTESTAZIONE

I due, in concorso tra loro, il primo nella qualità di sindaco, il secondo in qualità di consigliere di maggioranza avrebbero costretto la dipendente a rassegnare le dimissioni. «Se tu non ti licenzi, avendo la cooperativa di cui sei dipendente terminato l'appalto nel comune di San Vittore del Lazio, ti potrò trasferire in altre sedi lavorative lontano da qui» avrebbe intimato il consigliere alla dipendente, e il sindaco, sempre rivolto alla lavoratrice impiegata presso la biblioteca comunale, secondo l'accusa, usando un tono minaccioso asseriva che non era possibile fare il passaggio diretto e se non avesse presentato volontariamente le dimissioni, si sarebbe scivolati in un contenzioso e, in tal caso, bene che le andava, sarebbero trascorsi due o tre anni di vertenza, e nel frattempo sarebbe rimasta fuori senza lavoro e senza retribuzione.
«Sono molto fiduciosa nella magistratura e nella giustizia, la mia posizione è assolutamente trasparente come lo è sempre stato l'esercizio del mio mandato amministrativo, sempre stato improntato alla correttezza e alla trasparenza, sempre al servizio della collettività alla quale cerco di dedicare tutto il mio tempo e nel migliore dei modi», aveva detto la sindaca Nadia Bucci lo scorso giugno. Ieri pomeriggio, invece, la sindaca Nadia Bucci non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda giudiziaria. A San Vittore del Lazio, intanto, c'è molto fermento. La notizia della richiesta di rinvio a giudizio della sindaca e del consigliere di maggioranza è giunta proprio mentre la campagna elettorale sta per entrare nel vivo: in primavera, infatti, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Nadia Bucci è al timone del Municipio da ormai dieci anni: eletta la prima volta nel 2014, è stata riconfermata nel 2019. Nessun commento sulla vicenda neanche da parte degli esponenti dell'opposizione consiliare.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA