Travolto da un Suv sulla superstrada Cassino-Formia mentre con il suo scooter stava facendo ritorno nella sua azienda di San Giorgio a Liri per iniziare il turno di pomeriggio. Emilio Della Rosa, classe 1959, è morto sul colpo: ogni soccorso è stato inutile, il suo cuore ha smesso di battere dopo l'impatto violento con l'Audi che si è schiantata contro il mezzo a due ruote guidato dal 64enne. È morto non molto distante dalla sua officina, dove si stava recando dopo la pausa pranzo. La dinamica dell'accaduto è al vaglio dei carabinieri della locale stazione di San Giorgio a Liri che hanno svolto tutti i rilievi e gli accertamenti del caso. Il tratto della superstrada è rimasto chiuso per alcune ore per permettere agli uomini dell'Arma e ai vigili del fuoco di poter intervenire. Immediato anche l'arrivo del 118: all'interno del Suv viaggiava anche un bambino di 12 anni, trasferito in ospedale insieme al conducente dell'auto: nessuno dei due ha riportato ferite importanti, entrambi risultano essere residente in un comune del cassinate.
LA RICOSTRUZIONE
Il sinistro, come detto, si è verificato sulla 630 proprio in territorio di San Giorgio a Liri, il paese dove l'uomo rimasto vittima dell'incidente era residente ed aveva la sua attività: era infatti titolare di un centro revisione di automobili, ragion per cui era molto conosciuto in paese e non solo.
L'APPELLO
«Questa non è più una strada, ma un cimitero». C'è rabbia, tanta rabbia tra i residenti e i commercianti del tratto di Superstrada che attraversa San Giorgio a Liri, teatro di decine di incidenti stradali, molti con esito mortale. «Non sappiamo più che cosa pensare, uscire di casa e vedere, tutti questi mazzi di fiori che ricordano morti e dolore, non ne possiamo veramente più», dice una donna del posto. Quella di ieri è solo l'ultima tragedia, un mese fa era toccato ad una giovane sposa di Coreno Ausonio. «Purtroppo su questo tratto avvengono troppi sorpassi azzardati, si facciano più controlli», dice un altro residente. Ancora: «Ma quante vite dobbiamo ancora piangere per fare mettere uno spartitraffico sulla superstrada, o meglio la strada del sangue, progetti bloccati da anni e intanto continua la scia di morte. Riflettete», è stato il monito di una donna. Negli anni addietro, nel 2018, la polizia locale di San Giorgio a Liri eseguiva anche controlli elettronici della velocità. Oggi, con tutta evidenza il tema è un latro e tutto legato alla messa in sicurezza strutturale. Sulla questione è stato aperto un tavolo in Regione su proposta dell'assessore Pasquale Ciacciarelli.