San Giorgio a Liri, la Superstrada killer miete altra vittima. I cittadini: «E' un cimitero»

In uno scontro tra un Suv e uno scooter ha perso la vita Emilio Della Rosa, 64enne del posto

La vittima Emilio Della Rosa, 64 anni. Era appassionato di cani
di Vincenzo Caramadre e Alberto Simone
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 09:44

Travolto da un Suv sulla superstrada Cassino-Formia mentre con il suo scooter stava facendo ritorno nella sua azienda di San Giorgio a Liri per iniziare il turno di pomeriggio. Emilio Della Rosa, classe 1959, è morto sul colpo: ogni soccorso è stato inutile, il suo cuore ha smesso di battere dopo l'impatto violento con l'Audi che si è schiantata contro il mezzo a due ruote guidato dal 64enne. È morto non molto distante dalla sua officina, dove si stava recando dopo la pausa pranzo. La dinamica dell'accaduto è al vaglio dei carabinieri della locale stazione di San Giorgio a Liri che hanno svolto tutti i rilievi e gli accertamenti del caso. Il tratto della superstrada è rimasto chiuso per alcune ore per permettere agli uomini dell'Arma e ai vigili del fuoco di poter intervenire. Immediato anche l'arrivo del 118: all'interno del Suv viaggiava anche un bambino di 12 anni, trasferito in ospedale insieme al conducente dell'auto: nessuno dei due ha riportato ferite importanti, entrambi risultano essere residente in un comune del cassinate.

LA RICOSTRUZIONE

Il sinistro, come detto, si è verificato sulla 630 proprio in territorio di San Giorgio a Liri, il paese dove l'uomo rimasto vittima dell'incidente era residente ed aveva la sua attività: era infatti titolare di un centro revisione di automobili, ragion per cui era molto conosciuto in paese e non solo.

Lascia una moglie e due figli, Marco e Valerio, di 39 e 35 anni: entrambi lavoravano nel centro revisione con lui. In tanti esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia. L'uomo era molto conosciuto e stimato per via del suo lavoro: nella zona in tanti facevano riferimento al suo centro revisione per quel che riguarda gli impianti a Gpl, anche tra i colleghi. Un'altra sua grande passione erano i cani: in particolar modo i pastori tedeschi, ragion per cui era molto conosciuto anche nell'ambito cinofilo. Avrebbe compiuto 64 anni tra dieci giorni, il 21 ottobre, ma quel giorno non ci sarà nessuna festa, c'è solo tanto dolore: A macchiarsi di sangue è stato lo stesso tratto della superstrada che il mese scorso era stata teatro di un terribile incidente stradale. Solo un mese fa, infatti, lo scorso 9 settembre, il territorio piangeva la morte di Graziella Parente, 31 anni di Coreno Ausonio. 

L'APPELLO

«Questa non è più una strada, ma un cimitero». C'è rabbia, tanta rabbia tra i residenti e i commercianti del tratto di Superstrada che attraversa San Giorgio a Liri, teatro di decine di incidenti stradali, molti con esito mortale. «Non sappiamo più che cosa pensare, uscire di casa e vedere, tutti questi mazzi di fiori che ricordano morti e dolore, non ne possiamo veramente più», dice una donna del posto. Quella di ieri è solo l'ultima tragedia, un mese fa era toccato ad una giovane sposa di Coreno Ausonio. «Purtroppo su questo tratto avvengono troppi sorpassi azzardati, si facciano più controlli», dice un altro residente. Ancora: «Ma quante vite dobbiamo ancora piangere per fare mettere uno spartitraffico sulla superstrada, o meglio la strada del sangue, progetti bloccati da anni e intanto continua la scia di morte. Riflettete», è stato il monito di una donna. Negli anni addietro, nel 2018, la polizia locale di San Giorgio a Liri eseguiva anche controlli elettronici della velocità. Oggi, con tutta evidenza il tema è un latro e tutto legato alla messa in sicurezza strutturale. Sulla questione è stato aperto un tavolo in Regione su proposta dell'assessore Pasquale Ciacciarelli.

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