Stirpe e il calcio sostenibile: «Squadra al completo dopo il via»

Il presidente del Frosinone ospite all'ultima serata del "Festival dello sport raccontato". Tra aneddoti e prossime mosse

Stirpe e il calcio sostenibile: «Squadra al completo dopo il via»
di Alessandro Biagi
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Lunedì 24 Luglio 2023, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 08:11

«Vi rivelo una cosa. Angelozzi avrebbe dovuto essere il mio primo direttore sportivo, avevamo già il contratto firmato. Poi Gaucci acquistò il Catania e chiese ad Angelozzi di andare lì. Lui che è di Catania venne a dirmelo. Io risposi che lo avrei lasciato andare, ma sarebbe dovuto andare a Teramo a convincere Enrico Graziani a fare il direttore. Guido andò, lo convinse, ed Enrico venne a fare il direttore da noi». Questo uno degli aneddoti raccontati dal presidente Maurizio Stirpe sabato a Veroli nella serata di chiusura del "Festival dello sport raccontato", che quest'anno ha avuto come tema "sport, passione e sostenibilità".

L'occasione dell'aneddoto è stata data dal ricordo di Enrico Graziani, ds da poco scomparso, al quale Stirpe era particolarmente legato. Così come è legato all'attuale dt Guido Angelozzi. Come dire che "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", citando un noto brano di Antonello Venditti. Una stima professionale mai sopita e che ora rappresenta la colonna portante del progetto "calcio sostenibile" portato avanti da qualche anno dal presidente Stirpe per il suo Frosinone Calcio. Una sostenibilità che significa soprattutto auto sostentamento e che parte proprio dalla capacità dei manager di scovare campioni, per sfruttarne le capacità tecniche, valorizzarli e poi realizzare quelle plusvalenze, come avvenuto per Federico Gatti lo scorso anno e Daniel Boloca quest'anno, che contribuiscono all'autofinanziamento della società. «Il nostro progetto è soprattutto quello di provare a far parlare bene di noi nel resto dell'Italia. Lo vogliamo fare partendo da sostenibilità economica, valorizzazione del marchio, sviluppo delle infrastrutture, anche rigenerando quelle abbandonate, e sviluppo dei settori giovanili». Un presidente controcorrente nell'era dei petroldollari dei paesi dell'area araba, che stanno imperversando, prima nell'acquisto dei club, ora in quello dei giocatori per i loro club, ricchi di dollari. Tema ottimamente trattato dal suo interlocutore, il giornalista Marco Bellinazzo, in una delle serate precedenti: «Aggiungo che - rivela Stirpe - il Qatar già quest'anno avrebbe voluto che si disputassero lì i playoff della serie B. Ci sarebbero stati introiti importanti per le società, ma personalmente mi sono battuto per non farlo, perché sarebbe stata una mortificazione per i tifosi» ha concluso il presidente, raccogliendo l'applauso della platea. La passione, questa è l'arma in più che il calcio continentale e soprattutto i piccoli club come il Frosinone hanno dalla loro parte. «Ribadisco: la società è dei tifosi - aggiunge Stirpe, rivelando una prospettiva inedita -. Pensare che arrivino i fondi di investimento o proprietà esterne qui da noi lo vedo difficile. Un giorno o l'altro coinvolgeremo i tifosi, non solo nell'azionariato, ma anche nella gestione, in una partecipazione che però - precisa il patron giallazzurro - implica sacrificio e responsabilità». Ma intanto c'è da affrontare un campionato di Serie A che si preannuncia difficile, anche per il solo obiettivo salvezza: «Quest'anno non ci aspettavamo di tornare in serie A - ammette Stirpe -. Avevamo programmato un piano che portava a farci trovare pronti nel 2025. Poi le capacità sono state tali che ci hanno regalato questa bella sorpresa. Adesso facciamo questa Serie A. Non dico che sarà minimale, ma il mercato richiederà pazienza, fiducia e competenza. Il Frosinone ha un percorso obbligato che lo porterà ad avere ad inizio campionato una squadra completa nella sua fisionomia per tre quarti, per poi affrontare l'ultima parte del mercato, come avvenuto lo scorso anno. Il 19 agosto - conclude Stirpe - contro il Napoli sarà dura perché non saremo pronti, bisognerà attendere la terza-quarta giornata quando avremo una configurazione definitiva».
A proposito di mercato, scatta oggi una settimana importante almeno per un paio di innesti. Sembra sfumare la pista Gabbia, il centrale difensivo del Milan che pare destinato al Villareal.
Alessandro Biagi
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