Stellantis, Tavares rassicura: «Non lasceremo Cassino, assegnati nuovi modelli per uscire dall'emergenza»

Il confronto dei sindacati con l'amministratore delegato della casa automobilistica

Stellantis, Tavares rassicura: «Non lasceremo Cassino, assegnati nuovi modelli per uscire dall'emergenza»
di Alberto Simone
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Giovedì 11 Aprile 2024, 08:34

A pochi giorni dal sit-in organizzato dal sindacato di base e a una settimana dallo sciopero annunciato dalla Uilm per il prossimo 18 aprile, il clima all’interno dello stabilimento Stellantis di Cassino è molto rovente. In molti, anche all’indomani delle molte uscite incentivate che non hanno riguardato solo Cassino ma tutti gli impianti italiani, hanno intravisto il pericolo di un abbandono da parte di Stellantis.

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La rassicurazione sull’impegno della dirigenza della casa automobilistica è arrivata ieri da Torino: «Ci sono fake news che dicono che Stellantis se ne va dall'Italia.

Noi qui ci sentiamo a casa. Siamo i leader di questo mercato, con più del 34% di quota. Non abbiamo alcuna intenzione di andarcene dall'Italia, stiamo investendo pesantemente, abbiamo progetti, idee, la capacità per tenere fede ai nostri impegni».

E i sindacati, a margine dell’incontro, mostrano un cauto ottimismo: «Abbiamo ribadito le richieste necessarie a rafforzare la presenza di Stellantis negli stabilimenti Italiani invitando Tavares a darci risposte concrete in termini di assegnazioni di nuovi modelli, anticipando i lanci produttivi nei vari siti italiani e assegnando anche nuovi modelli a partire dalle emergenze di Mirafiori e Cassino, fino a mettere in sicurezza tutte le produzioni di ogni stabilimento Italiano», ha spiegato il segretario provinciale della Fim-Cisl Mirko Marsella che ha acceso i riflettori in particolari sullo stabilimento di Piedimonte San Germano spiegando che deve essere una priorità e che servono al più presto i nuovi modelli.

LA NOTA

«L’incontro - si legge in una nota della Fim-Cisl - è stato un confronto molto franco rispetto alle preoccupazioni e alle problematiche che gli stabilimenti Stellantis e l’indotto stanno attraversando in questo periodo di transizione. Non abbiamo avuto al momento risposte precise, ma l’ad si è impegnato a dare concreto riscontro alle nostre rivendicazioni, a partire dal confronto aperto con il Governo».

A commentare le parole del Ceo Tavares è stato anche il segretario nazionale della Fiom-Cgil Michele De Palma che ieri mattina ha preso parte ad un incontro con i delegati dello stabilimento Stellantis di Cassino: «Tavares ha spiegato che non può darci rassicurazioni per vedere come evolve il quadro politico a livello europeo e poi ha detto di essere preoccupato per l’arrivo di un eventuale altro produttore di auto in Italia, cosa che noi pensiamo invece necessaria soprattutto per le aziende della componentistica».

E sempre De Palma, a proposito dello stabilimento di Cassino, ha poi sottolineato: «Lo stabilimento di Cassino ha certamente un futuro perché ha le competenze e le intelligenze dei lavoratori che hanno sempre garantito a Fiat, a Fca e oggi a Stellantis una capacità produttiva di qualità del prodotto, tant’è che qui sono stati allocati i marchi più importanti ma un’azienda che parla del futuro non lascia scappare via i giovani con gli incentivi».

Proprio per accendere i riflettori sulla crisi che stanno vivendo anche e soprattutto le fabbriche dell’indotto, giovedì prossimo si terrà uno sciopero e la manifestazione dinanzi ai cancelli.

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