Stalking sulla sua ex, manette e braccialetto elettronico

Il tribunale di Frosinone
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Lunedì 26 Giugno 2017, 16:47
Maltrattamenti e stalking sulla ex moglie, operaio arrestato. La piaga che riguarda appunto la violenza sulle donne ha indotto la procura ad adottare pene sempre più severe nei confronti dei mariti violenti. Un mese, a seguito della denuncia della donna, il marito era stato raggiunto da un’ordinanza restrittiva. 
Per D.R. , un operaio di 35 anni residente ad Alatri, era scattato il divieto di avvicinamento alla ex. Il 35enne doveva stare lontano dalla moglie e dalla figlioletta per un raggio di 500 metri. Altrimenti per lui sarebbero scattare le manette. E ieri mattina, così è stato. 
Ma facciamo una passo indietro: La donna, di qualche anno più giovane del coniuge, a causa dei maltrattamenti e delle percosse ricevute, alcuni mesi fa era stata costretta a scappare di casa con la sua bambina di pochi anni e a chiedere aiuto al centro antiviolenza voluto della procura di Frosinone. Lei, che svolge il lavoro di parrucchiera, riusciva tranquillamente a sbarcare il lunario. Dal marito dunque non voleva denaro, voleva soltanto essere lasciata in pace. Per troppi anni a causa di quel carattere aggressivo e violento aveva subìto ogni tipo di angheria. Quell’uomo l’aveva distrutta, annientata; sapeva che se non fosse riuscita ad andarsene avrebbe rischiato persino la sua vita. Geloso, possessivo e manesco , più di qualche volta era finita al pronto soccorso a causa delle percosse ricevute. Quando aveva manifestato al coniuge l’intenzione di separarsi, quest’ultimo aveva cominciato a minacciarla di morte, a dirle che gliel’avrebbe fatta pagare cara e che non le avrebbe mai permesso di portare con sé la bambina. La signora, raccogliendo tutto il coraggio che aveva si era rivolta al centro antiviolenza che l’aveva aiutata a trovare una sistemazione in una casa famiglia.
Ma l’operaio, che era riuscito a rintracciarla, contravvenendo all’ordinanza interdittiva, che gli vietava di avvicinarsi alla ex moglie, l’altra sera si è recato proprio davanti alla casa-famiglia di Frosinone dove alloggiavano madre e figlia e come una furia scatenata ha iniziato di nuovo ad inveire contro di lei minacciandola di morte. A quel punto sono intervenuti i carabinieri . Ieri mattina è scattata la custodia cautelare A seguito di quanto avvenuto il giudice ha commutato il provvedimento restrittivo precedente in arresti domiciliari. A questo c’è da aggiungere che data la pericolosità dell’uomo questi sarà obbligato ad indossare il braccialetto elettronico. Questa volta, nel caso dovesse contravvenire a quanto disposto dal magistrato inquirente, per lui si spalancheranno definitivamente le porte del carcere. L’uomo è rappresentato dall’avvocato Enrico Pavia.
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