Frosinone, giallo sul movente alla pistola (che sarà cercata nel fiume). Tutti i punti oscuri sulla sparatoria al bar

Sparatoria a Frosinone, dal giallo sul movente alla pistola (che sarà cercata nel fiume). Cosa non torna
di Stefano De Angelis
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Domenica 10 Marzo 2024, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 16:42

Il movente, l'arma utilizzata e la posizione degli altri giovani albanesi. Sono questi i punti ancora aperti nell'ambito delle indagini sulla lite lampo degenerata in spari e terrore nella centralissima via Aldo Moro, nel cuore del capoluogo, all'esterno di un locale.

Il bilancio è drammatico: un morto, Kasmi Kasem, 27 anni, conosciuto con il nome di Carletto, e tre feriti, di cui due gravi, ma non sono in pericolo di vita. Sono ricoverati in ospedale, uno a Roma e due a Frosinone. In carcere, con l'accusa di omicidio e triplice tentato omicidio è finito Mikea Zaka, 23 anni. Si è presentato in Questura, con il suo avvocato, dopo un paio d'ore dai fatti ed è stato interrogato.

Sparatoria a Frosinone, le indagini

«Le indagini non sono affatto concluse, ma sono soltanto all'inizio per ricostruire
cosa ci sia dietro a questo gravissimo fatto di sangue che ha coinvolto due gruppi» ha spiegato il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero.

Gli investigatori, almeno dopo i primi accertamenti, avevano iniziato a battere la pista di un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo delle piazze di spaccio. Ipotesi che con il passare delle ore starebbe perdendo consistenza. Il giovane arrestato, sentito dagli inquirenti, avrebbe parlato di una donna contesa ed è anche su questo che si stanno concentrando le indagini.

Si cerca l'arma del delitto

Nel frattempo si cerca ancora l'arma del delitto, una calibro 22. La polizia sul posto ha repertato diversi bossoli. Sei i colpi che sarebbero stati esplosi. La pistola, stando a quanto emerso, è stata gettata nel fiume Cosa dal ponte di via Verdi. Nelle prossime ore arriveranno anche i vigili del fuoco, che daranno supporto nelle attività di ricerca scandagliando il corso d'acqua.

Al momento la posizione degli altri albanesi, otto in tutto, è al vaglio degli agenti della Squadra Mobile: presto saranno ascoltati per cercare di definire meglio il contesto in cui è maturato il delitto, che ha sconvolto la città. Dalla Questura hanno spiegato che non ci sono persone ricercate.

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