«La società – spiega il sindacato – ha per molto tempo usufruito dei contributi dei contratti di solidarietà che hanno ulteriormente penalizzato le maestranze. Ora, venute meno queste agevolazioni, ha intenzione di ridurre ulteriormente le ore di lavoro di circa il 50%. Questo significa che alcune addette alle pulizie andrebbero a percepire 53 euro mensili ed altre arriverebbero ad un massimo di 500. Retribuzioni da fame che non possono certamente essere considerati degli stipendi. Le dipendenti hanno già fatto molti sacrifici venendo incontro alle esigenze della società ma adesso dobbiamo dire basta».
Abbiamo incontrato le lavoratrici davanti la sede dell'Unicredit di Frosinone, in viale Roma. Nle video ci hanno raccontato le loro storie, i motivi della protesta ma anche le condizioni di lavoro votate al risparmio, non solo per quanto riguarda gli stipendi, ma anche nell'utilizzo dei prodotti.
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