San Giovanni Incarico, verbali del Consiglio non consegnati alla minoranza: chiesto il processo per il sindaco Fallone

La richiesta del procuratore capo Luciano d'Emmanuele, contestata l'omissione di atti d'ufficio

Il municipio di San Giovanni Incarico
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 5 Agosto 2023, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 08:08

Avrebbe omesso di consegnare atti relativi all'espletamento del mandato elettorale dei consiglieri comunali di minoranza. Con quest'accusa il procuratore di Cassino Luciano d'Emmanuele, al termine delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di San Giovanni Incarico Paolo Fallone. Il reato contestato è l'omissione di atti d'ufficio. "Nella qualità di legale rappresentate del Comune di San Giovanni Incarico, sebbene formalmente diffidato in data 4 novembre 2022, rifiutava la consegna della documentazione richiesta dai consiglieri di minoranza", si legge nel capo d'imputazione. La vicenda risale all'autunno del 2022 dopo che i quattro consiglieri di minoranza Marinella Ianniello, Domenico Bortone, Roberto Toti e Ilenia Farina avevano inoltrato richiesta di accesso agli atti relativi al consiglio comunale del 29 luglio 2022, dove, tra gli altri punti all'ordine del giorno si era discusso di variazioni ed equilibrio di bilancio, ma il sindaco non avrebbe mai risposto, nonostante la formale diffida dei richiedenti.

LA RICOSTRUZIONE

I quattro consiglieri il 29 settembre, via Pec, chiedono i verbali della seduta, non ricevono risposta e il 17 ottobre nel corso di altra seduta sollecitano la consegna, che non arriva. Il 4 novembre inviano, così, la diffida, alla quale non ci sarebbe stata ancora risposta. Da qui l'esposto presentato alla stazione carabinieri di Cinecittà a Roma (dove vive la consigliera Ianniello) e i conseguenti atti d'indagine delegate dal procuratore di Cassino d'Emmanuele. A fine giugno scorso il capo della procura ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio e nelle scorse ore è stata fissata l'udienza; si andrà in aula il 6 dicembre 2023 al tribunale di Cassino.

LA DIFESA

«Prendo atto di quanto mi è stato notificato relativamente ad una denuncia fatta dai consiglieri di minoranza. Essi hanno lamentato la mancata consegna di un verbale di consiglio comunale e in particolare copia del brogliaccio della segretaria comunale. In tutta correttezza - dice Fallone - è stato risposto ai consiglieri che il verbale richiesto era contenuto all'interno della delibera di consiglio che regolarmente è stata pubblicata sul sito comunale, mentre se esiste altro verbale, nello specifico il brogliaccio, esso è di proprietà del segretario comunale, al quale abbiamo inoltrato la richiesta della minoranza per opportuna conoscenza e per far si che fornisse loro quanto richiesto. Da queste denunce dei consiglieri sono scattati due distinti procedimenti. Per uno, dopo lunga indagine dei carabinieri, si è proposta l'archiviazione, mentre l'altro, ha prodotto la richiesta di valutazione del rinvio a giudizio. Ritengo di aver agito nella maniera più trasparente possibile e lo dimostra il fatto che dopo un'attenta indagine è stato archiviato il procedimento, questo evidentemente è stato portato avanti sulle sole dichiarazioni dei consiglieri di minoranza. Ho da sempre un comportamento rispettoso verso le forze dell'ordine e nella magistratura - conclude - e accetto ogni loro decisione, quindi, con estrema serenità, attenderò il 6 dicembre per poter far valere le mie ragioni dinanzi al giudice. Nel frattempo continuo a lavorare per il mio paese, per i miei cittadini nonostante gli attacchi strumentali e personali che ricevo, volti a far solo rallentare il lavoro importante che stiamo facendo come amministrazione.».
 

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