Subito si sono scatenate le reazioni sui social, con i tanti clienti che hanno espresso dispiacere per l'inatteso annuncio. Ieri l'impressionante via vai di chi, recandosi come ogni giorno nel locale, si è imbattuto nell'avviso di chiusura. Corredato da un malinconico ringraziamento per i fedelissimi frequentatori. Sgomento ed incredulità le reazioni più diffuse. E l'incessante flusso di clienti suggerisce un buono stato di salute dell'attività, frequentatissima.
Alla base della scelta di chiudere, infatti, non pare esserci un cattivo andamento del bar. Ma il mancato accordo fra gestore del bar e proprietario del locale sul canone di affitto. «L'attività godeva di buona salute. Non c'è stato l'accordo tra le parti per rinnovare l'affitto del locale» ha spiegato Volpari. La prospettiva di un aumento dei costi, insomma, è stata giudicata insostenibile. E Volpari, allargando lo sguardo, evidenzia: «Purtroppo imprese e negozi sono schiacciati dal peso delle tasse e dei costi gestionali. La politica dovrebbe interrogarsi sul perché di queste chiusure in tutto il Paese». Oltre alla ferita per la zona De Matthaeis ci sono le conseguenze in termini lavorativi, visto che il locale contava su 10 dipendenti.
Qualche metro più in là, sempre in zona De Matthaeis, altra chiusura di inizio 2018. È quella della trattoria a conduzione familiare La Scifa, aperta 5 anni fa. «La decisione di chiudere si è concretizzata negli ultimi due mesi spiega una delle giovani titolari, la 31enne Francesca Mattiello Nell'ultimo periodo il lavoro è crollato. Se a pranzo nella zona di De Matthaeis abbiamo potuto contare sull'afflusso dei dipendenti degli uffici in zona, di sera a Frosinone si registra sempre meno movimento. In pochi si concedono una cena fuori e, in diversi casi, vengono da fuori città. E noi dobbiamo vedercela con importanti spese di gestione e tasse che in alcuni casi hanno superato abbondantemente il costo dell'affitto. Da giovane di questo territorio continuerò a credere nel rilancio di Frosinone, ma bisogna fare qualcosa per incentivare chi ha voglia di fare».
Insomma, il 2018 non nasce sotto i migliori auspici per la zona centrale della città, se si considera che da De Matthaeis potrebbero traslocare anche gli uffici direzionali del Consorzio industriale, attualmente ospitati al grattacielo. L'Asi è infatti alla ricerca di una nuova sede da acquistare.
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