Beni sequestrati e spariti dall'ufficio corpi di reato: Lucio Grippo, 59enne, cancelliere del tribunale di Cassino, condannato per peculato a quattro anni di reclusione. La sentenza è stata pronunciata nel primo pomeriggio di ieri dal collegio penale del tribunale della città martire presieduto dal giudice Tavolieri. A richiedere la condanna è stata la procura, nella persona del sostituto procuratore Marina Marra che, al termine della requisitoria ha chiesto per il 59enne 3 anni e 4 mesi di reclusione, ma il tribunale è andato ben oltre infliggendogli quattro anni oltre alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici. Il Pm ha ricostruito tutti gli aspetti delle indagini che, nel 2014, portarono a scoprire la sparizione dei reperti dall'ufficio preposto. Il pm Marra nel corso della requisitoria ha parlato di «fatti gravi, accertati oltre ogni possibile dubbio». Mentre la difesa, rappresentata dall'avvocato Antonio Valente, per chiedere l'assoluzione, in subordine il minimo della pena, ha focalizzato l'attenzione sulla testimonianza poco lucida dell'uomo al quale erano stati sequestrati gli oggetti poi spariti e chiamato a riconoscerli. Non da ultimo l'avvocato Valente ha rilevato che c'erano diversi quantitativi di cocaina che il suo assistito non ha toccato,