Mercato a Selva Piana,
gli ambulanti: «Torniamo al Casaleno»
Ma il sindaco tira dritto

La traversa di Corso Francia in cui si registrano le maggiori polemiche
di Alessandro Redirossi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Aprile 2017, 17:11
Contrazione delle vendite, disagi e la richiesta di tornare al Casaleno. Non si placa il malcontento fra diversi ambulanti del mercato settimanale, spostato a gennaio a Selva Piana per via dei lavori sul nuovo stadio al Casaleno. Fra i più scontenti gli ambulanti della traversa di Corso Francia. «Siamo fuori dal mercato, la gente qui non passa e per noi è un danno. Al Casaleno la situazione era vantaggiosa per tutti. Ora è contento solo chi si trova nel cuore del mercato – dice un ambulante – Abbiamo chiesto di essere spostati almeno sull’altro lato della strada: ci troviamo dal lato dove batte il sole, con disagi per la merce e i clienti. Abbiamo prolungato coperture e teloni a nostre spese. Nemmeno questa piccola richiesta è stata soddisfatta per “motivi di viabilità”. Intanto qui passano le auto, nonostante i divieti». Ieri gli ambulanti hanno interessato anche l’associazione Frosinone Bella e Brutta. «Auspichiamo – dice il presidente onorario Luciano Bracaglia – che il Comune ascolti gli ambulanti di Corso Francia».
DIFFIDA AL COMUNE
Trentacinque ambulanti del mercato hanno firmato una diffida inviata a inizio marzo al Comune per chiedere il ritorno al Casaleno, invocando l'ordinanza comunale del 19 gennaio, per cui lo spostamento è avvenuto «in via temporanea» e «per la durata di mesi 3». Nel Consiglio comunale di gennaio il dirigente comunale Antonio Loreto aveva però detto che il trasferimento è «all’inizio temporaneo per poi divenire definitivo successivamente» parlando di futuri «provvedimenti del consiglio comunale». Rispetto a questa ipotesi c’è un muro. «Già 35 operatori hanno diffidato il Comune. Lo spostamento, in base all'ordinanza, è solo temporaneo: dopo 3 mesi, il 26 aprile, il mercato deve tornare al Casaleno – dice il segretario generale di "Imprese Oggi" Marrigo Rosato – Dopo quella diffida il Comune ha ribadito alla Regione che si tratta di un trasferimento temporaneo». Nella diffida si fa riferimento a un’inidoneità, secondo i firmatari, della zona di Selva Piana e a una possibile richiesta di risarcimento danni in caso di mancato ritorno al Casaleno. «Il mercato al Casaleno era uno dei migliori d’Italia» dice Massimo, un ambulante firmatario.
LA REPLICA
Di diverso avviso il sindaco Nicola Ottaviani: «Abbiamo rinnovato la tradizione del mercato all’interno dell’area urbana evitando l’attraversamento della Monti Lepini e l’indecorosa localizzazione nella zona extraurbana del Casaleno. L’esperimento sta dando ottimi risultati per commercianti e cittadini e continuerà per ulteriori 3 mesi. Se i risultati dovessero essere confermati si attiverà la procedura per la localizzazione definitiva sulla stessa area. Del resto quelli che avevano invocato l’intervento della Regione hanno ricevuto una risposta scontata: la decisione compete alle autorità comunali. Stiamo procedendo alla razionalizzazione degli spazi, sopprimendo i posti commerciali che non vengono utilizzati e creando ulteriori parcheggi e zone percorribili. Di circa 280 banchi al Casaleno una cinquantina erano inutilizzati. Una decina di commercianti sono tornati a Selva Piana. Restano quindi una quarantina di posti inutilizzati per razionalizzare la distribuzione dei banchi». Ieri al mercato è andato il candidato sindaco del centrosinistra Fabrizio Cristofari con il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Maria Sassoli. «Cittadini e operatori del settore hanno manifestato contrarietà all'attuale ubicazione» dice Cristofari, per cui il trasferimento ha determinato «una grave perdita per gli ambulanti e notevoli disagi per i cittadini». Cristofari ha assicurato che, in caso di sua elezione, opterà per «ripristinare la naturale ubicazione dell'area mercatale in zona Casaleno».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA