Marangoni, venduti tutti i macchinari
E torna la tensione all'Ilva di Patrica

Marangoni Tyre di Anagni
di Emiliano Papillo
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Sabato 21 Gennaio 2017, 15:04
Dalla prossima settimana presso lo stabilimento Marangoni Tyre di Anagni, fino a tre anni fa leader nella produzione di pneumatici, inizierà lo smontaggio di macchinari che fino al 2013 producevano pneumatici inviati in tutto il mondo. I macchinari, grazie ad un accordo siglato nelle settimane scorse dalla proprietà che ha sede a Rovereto, finiranno nello Sri Lanka. C'è stato un accordo con la società Ceylon Steel Corporation che ha acquistato l'intera struttura. Tra l'altro Marangoni metterà a disposizione anche le tecnologie per sviluppare un importante complesso industriale. I macchinari smontati ad Anagni, infatti, verranno rimontati nello Sri Lanka dove sorgerà un nuovo stabilimento che darà lavoro a circa 2000 operai (Ad Anagni invece, sugli stessi impianti lavoravano 400 persone). Saranno questi operai (il costo della manodopera è di 0,5 dollari all'ora) a sfornare i futuri pneumatici dal marchio «Onix». Dunque, i macchinari saranno smontati, caricati su due container (se ne prevedono almeno trecento) e quindi spediti nello Sri Lanka. Le operazioni di smontaggio dovrebbero concludersi ad ottobre.
​Il segretario provinciale Filctem Cgil, Sandro Chiarlitti ora si augura che o capannoni di Anagni quando saranno vuoti non saranno utilizzati per far nascere altri centri commerciali, ma per qualche progetto industriale nuovo.
​Intanto alla Ilva di Patrica torna alta la tensione tra gli operai. La notizia di un possibile spostamento da febbraio a settembre dell'operazione di vendita del gruppo, compreso il sito ciociaro non è piaciuta agli ex operai che a giugno vedranno scadere la mobilità. I circa 60 ex addetti sono sul piede di guerra. Annunciata l'assemblea permanente davanti ai cancelli, si annunciano manifestazioni di protesta eclatanti nei prossimi giorni. I lavoratori chiedono un tavolo urgente sulla Vertenza a tutte le Istituzioni.
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