Dalla prossima settimana presso lo stabilimento Marangoni Tyre di Anagni, fino a tre anni fa leader nella produzione di pneumatici, inizierà lo smontaggio di macchinari che fino al 2013 producevano pneumatici inviati in tutto il mondo. I macchinari, grazie ad un accordo siglato nelle settimane scorse dalla proprietà che ha sede a Rovereto, finiranno nello Sri Lanka. C'è stato un accordo con la società Ceylon Steel Corporation che ha acquistato l'intera struttura. Tra l'altro Marangoni metterà a disposizione anche le tecnologie per sviluppare un importante complesso industriale. I macchinari smontati ad Anagni, infatti, verranno rimontati nello Sri Lanka dove sorgerà un nuovo stabilimento che darà lavoro a circa 2000 operai (Ad Anagni invece, sugli stessi impianti lavoravano 400 persone). Saranno questi operai (il costo della manodopera è di 0,5 dollari all'ora) a sfornare i futuri pneumatici dal marchio «Onix». Dunque, i macchinari saranno smontati, caricati su due container (se ne prevedono almeno trecento) e quindi spediti nello Sri Lanka. Le operazioni di smontaggio dovrebbero concludersi ad ottobre.
Il segretario provinciale Filctem Cgil, Sandro Chiarlitti ora si augura che o capannoni di Anagni quando saranno vuoti non saranno utilizzati per far nascere altri centri commerciali, ma per qualche progetto industriale nuovo.
Intanto alla Ilva di Patrica torna alta la tensione tra gli operai. La notizia di un possibile spostamento da febbraio a settembre dell'operazione di vendita del gruppo, compreso il sito ciociaro non è piaciuta agli ex operai che a giugno vedranno scadere la mobilità. I circa 60 ex addetti sono sul piede di guerra. Annunciata l'assemblea permanente davanti ai cancelli, si annunciano manifestazioni di protesta eclatanti nei prossimi giorni. I lavoratori chiedono un tavolo urgente sulla Vertenza a tutte le Istituzioni.