Egaf Frosinone, il Tar "congela" lo stop della Regione: il 2 agosto giornata cruciale

Egaf Frosinone, il Tar "congela" lo stop della Regione: il 2 agosto giornata cruciale
di Stefano De Angelis
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Giovedì 6 Luglio 2023, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 22:58

 

Il 2 agosto sarà una data fondamentale per capire se l'Egaf Frosinone, in origine Egato, continuerà a esistere o meno. Si tratta dell'ente di governo dell'ambito territoriale per la gestione integrata dei rifiuti nato in Ciociaria sotto l'amministrazione Zingaretti. Istituito con legge regionale nel luglio scorso (era previsto anche nelle altre quattro province prima dello stop, a dicembre, della Regione guidata dal centrosinistra), ben presto è diventato terreno di scontro politico e bersaglio del centrodestra, che aveva parlato di "poltronificio".

Nel frattempo, il neonato organismo, l'unico costituito nel Lazio, si è strutturato e si è insediato: è stato eletto, dall'assemblea dei sindaci dei 91 Comuni, il presidente, Mauro Buschini (Pd); poi sono arrivati il via libera per i quattro componenti del Consiglio direttivo, la nomina del revisore dei conti e l'approvazione di statuto e bilancio.

Una serie di passaggi formali e sostanziali per renderlo operativo, compresa la richiesta di contribuzione ai Comuni sulla base delle rispettive quote di rappresentanza. E anche questo punto, al pari delle polemiche politiche, è finito al centro della questione. Prima il ricorso al Tar del Comune di Fiuggi contro la costituzione dell'ente territoriale, che si è opposto; poi la mossa della Regione che, a giugno, ha annullato in autotutela una serie di atti stoppando così l'Egaf.

Tra quelli revocati anche la delibera di giunta di centrosinistra che riguardava l'approvazione dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni nell'autorità d'ambito per i rifiuti e la nota sulla convocazione dei sindaci in prima seduta, quella che a dicembre ha portato all'elezione del presidente Buschini e del Consiglio direttivo. Lo ha fatto con una deliberazione di giunta, che è stata impugnata dall'Egaf davanti al Tar tramite l'avvocato Francesco Scalia.

Nel ricorso ha chiesto l'annullamento del provvedimento dell'esecutivo Rocca. Ieri si è pronunciato il presidente del Tribunale amministrativo del Lazio: ha accolto l'istanza cautelare monocratica e sospeso l'efficacia di quanto deciso dal governo regionale di centrodestra. Almeno fino al 2 agosto, quando si riunirà la Camera di consiglio dei giudici per trattare ed esaminare le argomentazioni sostenute da Scalia. Due le strade possibili: passa la linea del legale e l'Egaf resta in piedi oppure i motivi di contestazione addotti vengono respinti e a quel punto sono ripristinati gli effetti dell'ultimo atto approvato dalla Giunta Rocca.

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