Frosinone, rischio aziende in fuga dalla Ciociaria: 40 sindaci in Regione

Frosinone, rischio aziende in fuga dalla Ciociaria: 40 sindaci in Regione
di Stefano De Angelis
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Martedì 12 Settembre 2023, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 20:43

 

Due riunioni ravvicinate, un unico obiettivo: provare ad arginare il rischio deindustrializzazione nella provincia di Frosinone e trovare soluzioni per ridare linfa al territorio sul fronte della competitività. La prima è in programma oggi, alla Pisana, quando quella che è stata definita una "criticità" sarà al centro della seduta della Commissione Sviluppo economico e Industria della Regione, di cui fanno parte anche due esponenti politici locali, Daniele Maura di FdI e Sara Battisti del Pd. È stata proprio Battisti a chiedere di accendere i fari su una questione che da tempo, troppo, tiene banco in Ciociaria e su cui sono intervenute a più riprese anche le parti sociali.

Il tessuto produttivo è fondamentale non solo per i livelli occupazionali, ma anche perché è un traino per la pianificazione infrastrutturale. È anche uno dei parametri che misura lo stato di salute dell'economia di un comprensorio e da cui dipendono crescita e prospettive.

All'audizione in Regione, fissata per le 15, sono stati invitati i sindaci di quaranta Comuni ciociari, compresi quelli di Frosinone, Cassino e Alatri. Per l'amministrazione provinciale ci saranno il presidente Luca Di Stefano, che rappresenterà anche Sora, e il presidente del Consiglio, Gianluca Quadrini. La convocazione è estesa a Unindustria, Consorzio industriale del Lazio, sindacati, associazioni delle imprese, dell'artigianato e delle coop.

LA CONSIGLIERA PD

«Su mia richiesta è stata convocata la Commissione per discutere delle azioni da intraprendere per il contrasto alla desertificazione industriale nella provincia di Frosinone. È l'inizio di un dibattito per affrontare, con spirito costruttivo, le enormi difficoltà che stanno investendo il tessuto produttivo del nostro territorio. L'auspicio - ha aggiunto Battisti - è che la discussione divenga più ampia, raccolga i contributi di tutti i soggetti istituzionali, delle sigle sindacali e delle associazioni di categoria per azioni sinergiche di rilancio a difesa dell'occupazione e dell'economia provinciale». Sulla Ciociaria ha evidenziato: «Rappresenta un polo industriale nevralgico per la regione, ma stiamo assistendo alla fuga di industrie e investimenti». Quella di oggi, dunque, sarà un'occasione per fare il punto della situazione e scattare una fotografia sullo scenario attuale.

Il tutto in attesa del vertice degli stati generali del 28 settembre voluto, sulle stesse criticità, dal presidente Di Stefano.

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