Regionali, crollo dell'affluenza in Ciociaria: percentuali ai minimi storici

Regionali, crollo dell'affluenza in Ciociaria: percentuali ai minimi storici
di Stefano De Angelis
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Lunedì 13 Febbraio 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 00:22

Se non è un crollo totale, poco ci manca. La prima giornata del voto per le Regionali nel Lazio certifica un drastico calo dell’affluenza: in Ciociaria si è dimezzata rispetto alla tornata precedente, quella di cinque anni fa. Per fare un confronto analitico e poi aprire eventuali riflessioni e dibattiti, però, bisognerà attendere la chiusura dei seggi, prevista per oggi alle 15. Nel 2018, infatti, la sfida per la Pisana si era tenuta nell’arco di una sola giornata, quella del 4 marzo, in concomitanza con le Politiche. Questa volta, invece, è spalmata in due giorni. Ne consegue che il numero dei votanti è destinato a crescere, ma il rebus è legato alla percentuale che sarà raggiunta. Soltanto oggi, dunque, si potranno tirare le somme e vedere se quello dell’astensione sarà o meno il primo partito.

Ieri in provincia di Frosinone soltanto il 31,28 per cento degli elettori ha varcato le porte dei seggi. Una flessione di oltre 36 punti sul totale rilevato nel 2018 (67,46). D’altronde l’andamento si era delineato dalla prima rilevazione, quella delle 12: solo il 7,45 per cento aveva espresso la preferenza a fronte del 15,13 della volta scorsa.

Già qui nei partiti e nelle coalizioni sono iniziate le prime valutazioni. Il dato delle 19 ha poi confermato il trend in discesa: in Ciociaria l’affluenza era salita al 25,78 per cento, comunque lontana dal 49,10 di cinque anni fa. Un forte calo, di quasi la metà. Nell’ambito regionale il segno meno era ancora più marcato: 22,10 contro il 50,96 di allora. E nelle forze politiche sono suonati i campanelli dall’allarme e non a caso il premier Meloni ha rivolto l’invito di andare a votare.

In provincia, all’ora di cena, la percentuale più alta di cittadini alle urne è stata registrata a Posta Fibreno (41,85), quella più bassa a Casalattico (10,80), anche se c’è da dire che in quest’ultimo paese molti degli iscritti negli elenchi elettorali vivono all’estero.

Poi, a sezioni chiuse, dopo le 23, è arrivato il bilancio definitivo della prima giornata con numeri in picchiata, ai minimi storici. Il 31,28 per cento segnato in Ciociaria è stato il risultato migliore tra le province del Lazio. Soltanto ad Aquino, Coreno Ausonio, Falvaterra (record di 47,17), Giuliano di Roma, Pico, Posta Fibreno e Trivigliano si è superata la soglia del 40 per cento. Nella regione, invece, il dato complessivo dei votanti non è andato oltre il 26,28 per cento (-41). Oggi sarà il secondo giorno con i seggi aperti, poi lo spoglio e il verdetto.

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