Frosinone, «Meno fondi Pnrr per la Ciociaria, ma più risorse per cinque Comuni». Polemica a distanza con il capoluogo

Lo studio della Uil Lazio

Frosinone, «Meno fondi Pnrr per la Ciociaria, ma più risorse per cinque Comuni». Polemica a distanza con il capoluogo
di Stefano De Angelis
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 19:18

«Meno denari dal Pnrr». A scattare la fotografia sulla Ciociaria è stata la Uil, che ha preso in considerazione un arco temporale di tre mesi per fare il punto sulla dinamica dei finanziamenti destinati alla provincia dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Due sono state le rilevazioni effettuate, la prima il 31 maggio e la seconda l'8 settembre, che hanno consentito di raccogliere dati per un confronto.

«Dall’analisi del trimestre la Ciociaria risulta il territorio regionale più penalizzato dal taglio di risorse - spiegano dal sindacato -.

Se a maggio il totale dei fondi ammontava a 364,10 milioni di euro, a settembre è sceso a 355,82. Praticamente una performance negativa di oltre otto milioni di euro (8,28)».

La Uil, inoltre, analizzando il trend dell'importo economico in dotazione, ha messo in evidenza che nel periodo di riferimento è stata rilevata una diminuzione dei progetti: «A maggio erano 786, a settembre 658. Centoventotto in meno. Una riduzione che solo in parte si giustifica con le procedure di accorpamento e revisione di opere decise dal governo». Dal sindacato poi aggiungono: «Non sfugge che, al netto degli aggiustamenti in corsa, il capoluogo in tre mesi abbia visto andare in fumo quasi 22milioni di euro (21,84), passando così da un totale iniziale di 51,84 milioni a 29,99. A mancare all’appello sono in misura preponderante le risorse per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica».

«A Frosinone le scuole non godono di buona salute - commenta Anita Tarquini, segretaria generale della Uil Frosinone -. I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza potevano essere una grande opportunità, ma ci troviamo davanti a una drastica riduzione, il taglio più elevato tra tutti i capoluoghi del Lazio».

LA POLEMICA

Un'analisi, quella sul capoluogo, che è subito diventata fonte di polemica. L'assessore ai Lavori pubblici, Angelo Retrosi, non ci sta e ribatte: «Gli investimenti compresi nell’ambito del Pnrr destinati al Comune di Frosinone non hanno subìto variazioni». L'assessore ha sottolineato come il capoluogo non «abbia perso 21 milioni di euro per progetti relativi all’edilizia scolastica. Non ci sono stati tagli - ha spiegato -. A certificare la realtà dei fatti sono i dati presenti sulla piattaforma dedicata e la comunicazione da parte dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni Italiani), che fa piena e inoppugnabile chiarezza. Dalla ricerca effettuata tramite Easy Investimenti - ha proseguito Retrosi - la somma di finanziamenti pari a 21,8 milioni di euro destinati a interventi di edilizia scolastica riferiti alla Missione 4 Componente 1 (Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università) non risulta mai essere stata affidata al Comune di Frosinone che, nel periodo di rilevazione dei dati da parte della Uil, non ha subito variazioni. Per completezza d’informazione, si fa rilevare che sono stati affidati 21.841.664 euro alla Provincia di Frosinone per adeguamento e miglioramento sismico con efficientamento energetico dei relativi edifici scolastici».

ALTRI COMUNI

Lo studio condotto dalla Uil del Lazio ha preso in esame anche gli altri Comuni della Ciociaria. «Spiccano - osservano dal sindacato in una nota - le sforbiciate di oltre due milioni di euro a Piedimonte San Germano (2,61), a Torrice (2,45), a Sora (1,56) e ad Alatri (1,44). Ma ci sono anche piccole isole felici che hanno incrementato le proprie risorse. E’ il caso di Fiuggi, che guadagna oltre sette milioni di euro (7,25), di Cervaro e Vico nel Lazio, che ne ottengono quasi due in più (1,82), di Monte San Giovanni Campano (1,58) e di San Donato Valcomino (1,49)».

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