Frosinone, De Angelis (Pd): «In politica con la grinta di sempre, il modello delle Provinciali per ricostruire il centrosinistra»

Frosinone, De Angelis (Pd): «In politica con la grinta di sempre, il modello delle Provinciali per ricostruire il centrosinistra»
di Stefano De Angelis
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Martedì 12 Dicembre 2023, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 12:34

Tra un paio di mesi rassegnerà le dimissioni da presidente del Consorzio industriale del Lazio per lasciare spazio al commissario straordinario che sarà nominato dalla Regione. Francesco De Angelis, però, leader ciociaro del Pd e con un passato anche da eurodeputato e da assessore regionale, non conosce pause. E' già proiettato alle sfide che lo attendono, soprattutto nella veste di presidente regionale del partito, ruolo che ricopre dal 26 giugno scorso. Nel prossimo anno, infatti, sono in programma le elezioni europee e comunali.

Presidente De Angelis, dopo oltre due anni sta per terminare la sua esperienza ai vertici del Consorzio unico. Con quale spirito e quale mission rientra a tempo pieno nell'agone politico?

«Tornerò a fare politica con la stessa grinta di sempre e con tanta responsabilità sulle spalle, considerato l'incarico che mi è stato affidato in ambito regionale».

Dopo le sconfitte del centrosinistra alle Politiche e alle Regionali, da dove devono ricominciare il Pd e i militanti per recuperare terreno?

«Dobbiamo ripartire dai noi stessi, dai nostri valori, dalla nostra identità e dal nostro entusiasmo facendo tesoro degli errori commessi.

Bene sta facendo in questo percorso la segretaria Schlein. Bisogna lavorare per ricreare le fondamenta per un centrosinistra unito: da soli non si va da nessuna parte e lo abbiamo visto. Ma bisogna farlo costruendo solide basi per alleanze e prospettive puntando su programmi condivisi e, soprattutto, sui contenuti. Nelle forze di centrosinistra deve prevalere il principio dell'unità, facendo leva su ciò che accomuna e che fortifica. Basta con il tempo delle divisioni fini a se stesse».

Quali sono i primi passi da compiere?

«Le ultime elezioni hanno dimostrato che per vincere serve coesione ed essere un raggruppamento. Non avere avuto queste due caratteristiche si è rivelato un errore. La priorità, dunque, è quella di ricostruire la coalizione, restituire attrattività al progetto del centrosinistra, rimettere al centro i contenuti, quelli concreti, da portare avanti avendo ben chiari obiettivi e risultati da raggiungere. Non basta tornare tra la gente: bisogna saperci stare e continuare a starci. Idee, valori e contenuti sono alla base per la ripartenza e per stringere alleanze organiche. Probabilmente il fatto di essere stati per anni al governo ha fatto perdere di vista questi aspetti fondamentali. E' arrivato il momento di aprire una discussione nuova e lavorare a un progetto aperto, forte, sostenibile e condiviso con tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra».

Il modello cui fa riferimento De Angelis è quello messo su per le prossime elezioni provinciali di Frosinone: un blocco unico con dentro Pd, Azione, Italia Viva e che guarda con grande attenzione al civismo politico.

«Quando le urne hanno premiato il centrodestra, in Ciociaria il Pd, rispetto ad altre zone, ha sempre tenuto botta con grandi consensi. L'elezione della consigliera regionale Sara Battisti ne è una dimostrazione. La formula adottata per le prossime Provinciali a Frosinone può rappresentare un assetto da prendere come esempio: queste elezioni avranno un marcato tratto politico, con i partiti che intendono misurare e verificare il proprio peso. Purtroppo non voteranno i cittadini e questo è un vuoto da colmare. In questa occasione il centrosinistra, trovando ampia sinergia e convergenza, scende in campo compatto, affiatato. Un'unica lista, molto forte, probabilmente la più forte. Sono convinto che risulterà la più votata. La nostra asticella è fissata a quattro seggi, ma se dovesse scattare il quinto direi che non sarebbe una sorpresa: ci può stare».

Per De Angelis, dunque, il nuovo schema di coalizione allestito per la sfida di piazza Gramsci del 22 dicembre è replicabile in un contesto più ampio ed è la via per il centrosinistra del futuro.

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